Come ha pensato alla creatività per Barcolana 2023?
Judy Chicago: “Dato che, come credo, l’arte può essere uno strumento di cambiamento sociale e crescita intellettuale, per sviluppare il Manifesto di Barcolana ho pensato a un’immagine che spero ci ricordi sempre l'importanza di lottare per i diritti umani, per la libertà e per l'emancipazione femminile, nello sport e in tutti gli altri settori”.
Come è cambiata la sua arte nel corso degli anni e come si sente cambiata lei come artista e come femminista?
Judy Chicago: “Uno dei miei obiettivi come artista è stato quello di abolire il diniego e l’oscurazione dei contributi femminili al mondo della cultura. L’ho fatto in diversi modi: con l’arte, con la letteratura (ha scritto 14 libri, l’ultimo è un’autobiografia dal titolo The Flowering, ndr) e, più recentemente, attraverso la moda - con una linea di borse Dior - e adesso con la nuova Illy Art Collection che è un omaggio a donne importanti della storia come la regina di Francia Maria Antonietta o la scrittrice Virginia Woolf.
Quello che ho imparato lavorando con Massimiliano Gioni, curatore della mia prossima esposizione al New Museum di New York, è che la cancel culture di cui siamo stati testimoni negli anni non riguarda solo le conquiste delle donne ma anche tutti quei soggetti che il mondo dell'arte patriarcale considera poco importanti.
Questa mostra mi ha permesso di capire che uno dei motivi per cui il mio lavoro è stato emarginato per così tanto tempo è che i molteplici contesti del mio lavoro sono stati a lungo oscuri al mondo dell'arte. Oggi sento che la mia storia, insieme a quella di tante altre donne artiste, viene finalmente raccontata”.
Foto di copertina: Judy Chicago portrait by Donald Woodman 2019