Judy Chicago, firma artistica del manifesto Barcolana 2023 e della nuova illy Art Collection, ha raccontato a INTERNI cosa significa davvero, oggi, ‘inclusività’

È Judy Chicago l'artista che ha realizzato la creatività del manifesto di Barcolana 2023, a Trieste dal 29 Settembre all'8 Ottobre: una fila di petali rosa su sfondo azzurro come vele che si stagliano nel cielo, che, se osservate bene, si raccolgono in un dolce abbraccio di gruppo.

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Sembra l’incipit di una favola, invece è un’occasione non sprecata per fare dell’iconografia di un evento un veicolo valoriale: l'inclusione è infatti il focus che Barcolana e illycaffé hanno voluto al centro della comunicazione per la regata più grande del mondo. E Judy Chicago è maestra nel raccontarla, come dimostrerà la mostra Herself - a cura di Massimiliano Gioni - che dal 12 ottobre porta al New Museum di New York il primo grande excursus sulla sua opera.

Barcolana 2023: l'inclusione raccontata da Judy Chicago

Perché l'inclusione è il tema di Barcolana 2023?

Il nesso è semplice, ma non semplicistico: “La vela è sempre stato uno sport esclusivo, per pochi. Barcolana ha inaugurato da ormai oltre 50 anni una concezione inclusiva di questa disciplina, che sempre più si sta allontanando dalla concezione di passione 'di nicchia'”, spiega Mitja Gialuz, Presidente di Barcolanaa.

Un valore che ben si allinea anche con la filosofia di illy, impegnata a valorizzare la diversità in ogni sua forma e che, in particolare, ha affidato a Judy Chicago la creatività della illy Art Collection 2023 (le celebri tazzine ‘da collezione’ diventate imperdibili per molti).

illy partecipa attivamente all’identificazione dell’artista che di anno in anno idea il manifesto di Barcolana.

L’amministratrice delegata Cristina Scocchia prende parte alla scelta in prima persona: “Judy Chicago è un’icona contemporanea che ha fatto dell’empowerment femminile e dell’inclusione la sua cifra espressiva artistica e intellettuale. Da donna, mi sento orgogliosa di questa collaborazione, io stessa come AD di illy sono la testimonianza concreta che per noi non è solo storytelling, ma questione di talento e merito. La diversità è un valore in tutte le sue forme e Judy Chicago ne è eccezionale portavoce”.

Abbiamo raggiunto Judy Chicago per capire cosa significa, realmente, essere inclusivi oggi.

INTERVISTA A JUDY CHICAGO

Cosa significa, davvero, essere femminista oggi?

Judy Chicago: “Da sempre utilizzo la mia arte e i suoi soggetti per generare consapevolezza e per riempire un vuoto nella storia femminile su temi tabù quali il parto, la mascolinità tossica, le comunità più vulnerabili, i diritti degli animali e dell'ambiente.

Purtroppo in numerose parti del mondo il macro tema dei diritti sta regredendo, su diversi fronti: penso alla recente decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha ribaltato la sentenza Roe v. Wade che riconosceva alle donne il diritto di aborto; o all’Afghanistan, dove le ragazze non possono studiare nè lavorare; o ancora, a Putin che criminalizza il femminismo trasformando Nadya Tolokonnikova (una delle fondatrici del collettivo Pussy Riot) in una delle criminali più ricercate in Russia.

Tutto questo non fa che accendere in me la voglia di continuare a creare un’arte che educhi e generi cambiamento. Il mio lavoro ha sempre avuto lo scopo di creare consapevolezza e stimolare l'attivismo e anche se i mezzi di comunicazione con cui opero possono essere cambiati nel tempo e cambiare ancora: questa è l'eredità che voglio lasciare alle nuove generazioni che dovranno continuare a lottare per l'uguaglianza e l'inclusione”.

Come guidare le giovani ragazze nell’educazione al femminismo, oggi?

Judy Chicago: “Credo che ognuna debba trovare la propria strada. La prima cosa, la più importante, è però riconoscersi più possibile nella nostra posizione storica di donne oggi, trascurando e sorvolando invece tutto quello che per migliaia di anni ci hanno inculcato i sistemi patriarcali: dobbiamo partire da qui, dalla nostra storia per delineare la nostra posizione”.

Come ha pensato alla creatività per Barcolana 2023?

Judy Chicago: “Dato che, come credo, l’arte può essere uno strumento di cambiamento sociale e crescita intellettuale, per sviluppare il Manifesto di Barcolana ho pensato a un’immagine che spero ci ricordi sempre l'importanza di lottare per i diritti umani, per la libertà e per l'emancipazione femminile, nello sport e in tutti gli altri settori”.

Come è cambiata la sua arte nel corso degli anni e come si sente cambiata lei come artista e come femminista?

Judy Chicago: “Uno dei miei obiettivi come artista è stato quello di abolire il diniego e l’oscurazione dei contributi femminili al mondo della cultura. L’ho fatto in diversi modi: con l’arte, con la letteratura (ha scritto 14 libri, l’ultimo è un’autobiografia dal titolo The Flowering, ndr) e, più recentemente, attraverso la moda - con una linea di borse Dior - e adesso con la nuova Illy Art Collection che è un omaggio a donne importanti della storia come la regina di Francia Maria Antonietta o la scrittrice Virginia Woolf.

Quello che ho imparato lavorando con Massimiliano Gioni, curatore della mia prossima esposizione al New Museum di New York, è che la cancel culture di cui siamo stati testimoni negli anni non riguarda solo le conquiste delle donne ma anche tutti quei soggetti che il mondo dell'arte patriarcale considera poco importanti.

Questa mostra mi ha permesso di capire che uno dei motivi per cui il mio lavoro è stato emarginato per così tanto tempo è che i molteplici contesti del mio lavoro sono stati a lungo oscuri al mondo dell'arte. Oggi sento che la mia storia, insieme a quella di tante altre donne artiste, viene finalmente raccontata”.

Foto di copertina: Judy Chicago portrait by Donald Woodman 2019