Comunicazione, cambiamento e condivisione. “Un progetto di design che abbia senso deve coniugare queste tre componenti della contemporaneità”, dice Fabio Novembre. Che li ha applicati in Dandy Plus, un sistema di arredo cucina, living e bagno per Scavolini

Quando Fabio Novembre ha iniziato a pensare a un nuovo progetto con Scavolini, il punto di partenza sono state le necessità contemporanee delle persone. “In un mondo sempre più connesso dove le funzioni si ibridano all’interno di abitazioni più compatte, la cucina deve rappresentare e integrare le attualissime tre “C”: comunicazione, cambiamento e condivisione”, ha detto il designer.

Il risultato di questa collaborazione è un nuovo sistema di arredo per la cucina, il living e il bagno chiamata Dandy Plus che Novembre, insieme a Fabiana Scavolini, ha presentato ufficialmente alla stampa qualche giorno fa. La collaborazione rappresenta un processo di profonda ricerca sul patrimonio dell’azienda: attingendo dall’heritage (Dandy Plus è la rivisitazione di un modello storico di Scavolini) e guardando ad un presente in cui tecnologia e innovazione sono al servizio del design.

Cosa lega una collezione pensate per i diversi ambienti della casa ?

Una sinergica riconoscibilità è sicuramente l’elemento a ponte, vero tratto distintivo dell’intera collezione, che incornicia i mobili definendone il profilo, rendendone l’aspetto uniforme ed enfatizzandone la compattezza. Dandy Plus è modulare e componibile, fruibile in molteplici interpretazioni arrivando ad abbracciare anche declinazioni più tradizionali che rispondono agli stili abitativi più contemporanei.

Cosa ha significato, per un progettista dal segno così forte e riconoscibile, lavorare all'attualizzazione di un modello già esistente come Dandy?

Dandy Plus parla del passato guardando il presente. Se il rimpicciolimento degli spazi porta a un’ibridazione delle funzioni, l’unico vero luogo attrattore rimane la cucina, diventando il punto di compasso del nostro abitare. Il rimando diretto è al modello storico di Scavolini, Dandy, che ha fatto davvero la storia nel cuore degli italiani. Ne abbiamo riattualizzato le forme, giocando con colori d’accento. Quando il design italiano tratta la tecnologia lo fa in maniera espressiva, colorata e non minimale. Non a caso, il suo linguaggio formale fa riferimento all’iconicità e all’inclusività del design italiano degli anni ‘60-’70, ad aziende come Olivetti e autori quali Sottsass e Bellini.

Qual è il ruolo della tecnologia in questo sistema?

È presente ma quasi invisibile. L’idea è stata quella di renderla totalmente a servizio dell’uomo, una specie di bacchetta magica che grazie a una serie di funzioni tecnologiche presenti nella Task Bar, facilitano l’uso della cucina. In questo senso della sparizione, gli elettrodomestici si dipingono di bianco, quasi a scomparire nella visione totale della cucina. Una cucina “parlante” quindi, e connessa grazie a un assistente vocale che, con le sue funzionalità all’avanguardia, si rivela un’alleata fondamentale per suggerire una ricetta, intrattenere con musica di sottofondo e ancora, ordinare un delivery laddove la preparazione della cena non andasse per il verso giusto.