C'è spazio oggetti che inventano relazioni nella produzione industriale? O rimane tutto nel territorio del concept design?
“C'è spazio per questo nella produzione industriale, assolutamente, purché ci sia da parte di un’azienda il desiderio di provare questa via. Tutte le collezioni che ho disegnato per Flos nascono da questo pensiero. Dalle String Lights fino a Coordinates (leggi qui la scheda dedicata di Interni Design Journal), si tratta di oggetti che celebrano il passaggio della creatività dal designer all'utente. Sono come un foglio di carta bianco e una penna. La libertà che offrono può creare disagio a chi non è abituato ad aprirsi. Coordinates, ad esempio, ha esplorato l'idea del tratteggio incrociato e, fornendo linee orizzontali e verticali, consente di progettare immagini sospese nello spazio. Riguarda il rapporto tra persone, oggetti e spazio, nel tempo ... “
Hai detto che la libertà di progetti di questo tipo potrebbe creare "disagio". Un concetto che difficilmente fa gola a chi si occupa di marketing. Eppure i tuoi prodotti sono anche successi commerciali. Come mai?
“La verità è che molte persone vogliono uscire dalla loro zona di comfort. È quindi un bene permettere a queste persone di sentirsi momentaneamente vulnerabili: è il primo passo verso l’apertura. Detto questo non credo che i risultati commerciali siano una buona misura per il successo del design ma, piuttosto, che lo sia la sua capacità di sfidare il suo pubblico “.