Di quali innovazioni stiamo parlando?
Marco Sabetta: “Quelli più visibili sono i nuovi layout – sviluppati a partire da un lungo processo di ascolto di tutti gli stakeholder e in continua evoluzione (leggi il nostro approfondimento qui, ndr).
Stiamo infatti lavorando, sempre con Lombardini22, a un progetto che analizza il percepito dei visitatori durante la visita utilizzando le neuro-scienze. I dati che raccoglieremo verranno utilizzati per migliorare ancore di più l’offerta espositiva che già oggi include oasi disseminate nel percorso, luoghi dove fermarsi, lavorare o rilassarsi, ricaricare le batterie (quelle dei device ma anche le nostre)”.
E le innovazioni meno visibili quali sono?
Marco Sabetta: “Fondamentali sono il servizio di ticketing, il sistema dei QR code, i raccoglitori di contenuti come la App e il sito.
Perché, come si diceva, al Salone del Mobile si viene per ottenere contatti di qualità. Sapere quindi chi arriva, quando e cosa fa sono informazioni fondamentali per le aziende.
Fino a un paio d’anni fa, però, il sistema per acquistare i biglietti per il Salone del Mobile utilizzava quello della Fiera. Adesso invece è di nostra proprietà e tutti i dati che raccogliamo ci appartengono. E questo, insieme ai QR code e alla possibilità di dare informazioni alle aziende in tempo reale su chi sta arrivando nel loro padiglione, è un valore aggiunto enorme che prima mancava”.