Si torna al tema della pazienza e della modestia davanti alla materia. Un’attitudine che Bähler esercita anche con la ceramica.
“Un grande amore”, ammette.
“Nato anni fa, con il lavoro su VPTC, una ricerca che non ho ancora concluso. Anche perché sono infinite le variabili di volume, pattern, texture e colori (da cui l’acronimo) da esplorare con materiali e strumenti diversi”.
Dalla ricerca su VPTC probabilmente nasce il concept per DB20 di Puul, una ceramica per la tavola decorata da rilievi e ombre sulla superficie.
Un progetto concettuale, non immediato, che difficilmente arriverà al grande pubblico visto che persino la sua composizione è bizzarra (tre ciotole e tre bicchieri di dimensioni diverse). Un progetto per menti raffinate, insomma.
Come il suo autore.