Christoph Noe, consulente d'arte e co-fondatore di Larry's List, ha redatto un mini-manuale che raccoglie 60 consigli utili su come mantenere la mente sana vivendo e lavorando nel mondo dell'arte: "How to not fuck up your art-world happiness"

60 consigli e raccomandazioni, compresi trucchetti e aneddoti divertenti, raccolti in una sorta di vademecum per tutti i giovani professionisti (e non solo) del settore dell'arte.

Christoph Noe, consulente d'arte e co-fondatore di Larry's List, ha da poco pubblicato How to not fuck up your art-world happiness: un mini-manuale costruito sulla base di esperienze vissute in prima persona, che insegna in modo leggero e decisamente concerto come mantenere la mente sana vivendo e lavorando nel mondo dell'arte.

Un contributo sincero dell'autore, nato con l'obiettivo di consentire ai lettori di non perdere la fiducia nel mondo dell'arte ricordando sempre l'importanza di non farsi assorbire interamente dallo stesso.

Breve, appassionante e diretto. Christoph Noe assume implicitamente il ruolo dell'amico più caro, del consigliere fidato che di tips in tips guida alla sopravvivenza nel mondo dell'arte facendoci sorridere con espedienti da appuntarsi e mettere in pratica.

In una breve intervista, l'autore ci racconta perché e come è nato questo libro.

Per quale motivo ha sentito la necessità di scrivere questo libro?

Christoph Noe: "Non sono, o meglio non ero, soddisfatto dello stato attuale della scena del mondo dell’arte. Così ho iniziato a mettere nero su bianco alcuni pensieri che da tempo transitavano nela mia mente. Naturalmente, si tratta di osservazioni basate su 10-15 anni di lavoro nella scena artistica, per cui ci tengo a precisare che non sono ‘apparsì’ dall'oggi al domani ma sono frutto di riflessioni ed elaborazioni. Li avevo in testa e ho dato loro voce.

Avevo la sensazione che sarebbero entrati in sintonia con quelli di altre persone.

Dopo tutti questi anni io credo ancora molto nell'arte, e nella cultura in generale. Però credo che quando non si è soddisfatti di come si sta svolgendo l’impiego nel settore, esistono diverse opzioni di reazione: ci si può limitare a frustarsi, si può fare dell’ironia o, anche, si può abbandonare. Io per ora non voglio andarmene, non voglio lasciare il mondo dell’arte (almeno, non ancora!). Quindi ho fatto questa cosa, forse ingenua ma almeno ci ho provato: ho voluto donare alla comunità artistica una raccolta di riflessioni che spero possano anche essere utili a cambiare alcune cose".

Ricordarsi di mantenere la mente lucida è quindi qualcosa di fondamentale, quando si lavora nel mondo dell’arte.

Christoph Noe: "In realtà a prescindere dal settore in cui si lavora, assicurarsi di poter mantenere una mente sana è sempre importante. Permettere al lavoro di risucchiarci, lasciargli la possibilità di gestire la nostra vita è malsano, dovremmo sempre trovare il modo di fermarci e chiederci: “cosa sto facendo? Lo sto facendo nel modo giusto?”".

Purtroppo si tratta di una condizione di consapevolezza difficile da raggiungere; farsi ‘investire’ da situazioni e ritmi insostenibili, senza fermarsi a riflettere su noi stessi e su ciò che ci circonda non è sempre così immediato. Ritengo che sia essenziale riuscire a osservarsi da fuori, per un’auto analisi ponderata.

3 consigli per lavorare nel mondo dell’arte?

Christoph Noe: "Sono tre i messaggi cruciali, per me:

  • Goditi la diversità che la scena artistica e culturale ha da offrire. Non tutto è categorizzabile e non tutti coloro che incontrerai sulla tua strada condivideranno le stesse passioni, stili di vita, gusti o inclinazioni.
  • Ricorda sempre che l'arte non è un bene economicamente quantificabile. Se parti dal presupposto di voler sfruttare questo lavoro per trarne solo beneficio economico, temo tu stia perdendo innumerevoli altri bellissimi aspetti che l'arte ha da offrire.
  • Infine tieni a mente quanto il nostro lavoro (nel mondo dell’arte, ndr) sia di fondamentale contribuzione alla creazione del substrato culturale. Non dimenticarlo mai, spesso siamo i primi a cadere in comportamenti superficiali".

Nel mondo dell’arte è possibile porre una certa distanza tra vita privata e il lavoro?

Christoph Noe: "Potrebbe essere una soluzione per rimanere lucidi, ma è così bello poter lavorare in un'area che appassiona.

Tuttavia, se possibile, sarebbe buona cosa riuscire a mantenere le distanze. Per farti un esempio: io nel mio tempo libero preferirei spesso andare in palestra piuttosto che vedere un'altra mostra d'arte!".

Qual è la prospettiva giusta per apprezzare l'arte?

Christoph Noe: "È difficile rispondere. Probabilmente il meglio emerge da uno sgardo che osserva con un mix di curiosità, apertura mentale e pensiero critico".

Un suggerimento divertente tra i 60 menzionati?

Christoph Noe: "Il mio primo consiglio, tra tutti, è proprio di non partecipare a un art party! Anche se, ammetto, da quando l’ho scritto non posso più andare a nessuna festa, o tutti vedrebbero che sto infrangendo le mie stesse regole. Beh, a volte le regole possono essere infrante".

Come ci fa a collezionare ben 60 suggerimenti, hai preso appunti anche durante le situazioni vissute in prima persona?

Christoph Noe: "Sì, è tutto frutto di appunti che mi sono segnato negli ultimi anni; da qui la stesura è venuta quasi naturale".