Una newsletter personale come squarcio consolatorio (a pagamento)
In realtà nelle altre rubriche della newsletter Ester non parla nemmeno, immagina domande e cerca risposte nei libri, nelle notizie, nelle citazioni. Il punto è che, nel bel mezzo del rumore mediatico e della democrazia dell’informazione, gli interventi come i suoi sono squarci consolatori, micro illuminazioni culturali e pacchi regalo di pensiero e senso.
Anche se regalo è una parola sbagliata: da un paio di settimane Ultra Violet è in abbonamento. Un prezzo minimo, ma è una novità. “La newsletter ce la fa da sola già adesso, e riesce a sostenere i costi delle collaborazioni e da marzo comincerà a occuparsi anche di progetti pro bono, grazie a una parte delle quote di iscrizione”.
Forse le newsletter diventeranno il format per una letteratura che si posa nelle caselle postali, una forma diversa di produzione narrativa. “Non so cosa diventeranno le newsletter. Staremo a vedere. La mia parte – la parte divertente – deve restare guardarmi intorno e pensare che A si collega stranamente a B. E che quindi A e B finiranno nella newsletter di venerdì prossimo”, conclude Ester Viola.