TikTok e Discord sono come un club
TikTok è un fenomeno che rivoluziona l’approccio ai social perché sostituisce l’orizzontalità dei contenuti (quella secondo cui tutti postano e tutti guardano) con un modello verticale basato sulla gerarchia tra un creator e il suo pubblico.
Più in generale, è come se, stanchi degli anni passati partecipando a feste aperte agli amici e agli amici degli amici, decidessimo di prendere la tessera di un club ristretto e selezionato.
Non a caso Vogue ha definito Discord (dove si accede per invito) “la Soho House del web 3.0”, partendo proprio dai casi di GucciVault e di Adidas, che, sempre l’anno scorso, ha annunciato una collaborazione con Prada in forma d Nft.
Spiega su Medium il creative strategist Laurent Francois: “Vale la pena ricordare che non molti marchi di lusso consentono al grande pubblico, o ai clienti appassionati, di vedere cosa succede dietro le loro quinte in modo non finalizzato”.
Per questo motivo, quella di Gucci su Discord (e i casi omologhi) è una mini-rivoluzione: il marchio non è impegnato soltanto a dar vita a una community attraverso la classica leva della desiderabilità, ma sta creando un mini-sistema politico con tanto di Manifesto, doveri e diritti, come quelli che si costruiscono ogni volta che si chiede e si ottiene cittadinanza su un social del genere.
Che sia l’alba di una nuova agorà è certo, che non sarà l’unica, anche.
Presidiare non più un solo social, ma tanti
Perché lo scenario, come prevedono Mininno e Martire, sarà frammentato: “I canali da presidiare saranno molti ed eterogenei: gran parte delle interazioni si spostano su canali chiusi, difficili da monitorare e presidiare, come BeReal, Telegram, Discord, Geneva.
Forse non è la via più comoda, ma è quella più giusta. E forse anche quella più divertente”.