Una raccolta di progetti, le voci di decine di studi di architettura: da Interni, un dossier su materiali per l’architettura e il loro uso in chiave sostenibile

Sull’ultimo numero di Interni, Antonella Boisi e Patrizia Catalano hanno raccolto le testimonianze di numerosi architetti che raccontano, attraverso una scelta di progetti, i diversi modi in cui hanno risolto sfide legate al tema dei materiali e della sostenibilità.

Il dossier, che pubblicheremo a puntate su internimagazine.it, offre uno sguardo quanto più ampio, benché necessariamente frammentato, su un panorama in continua evoluzione. Un mondo, quello dell’architettura, in cui innovazione spesso non significa necessariamente novità in senso assoluto ma la capacità di sfruttare al meglio e in modalità alternative, soluzioni tradizionali o provenienti da altri mondi.

Su internimagazine.it abbiamo già pubblicato un assaggio di questo enorme lavoro di ricerca, dedicato al cemento. Leggi qui: il cemento sperimentale in architettura.

Gli altri capitoli (saranno sei in tutto) si avvicenderanno nelle prossime settimane sul nostro sito. Ma ecco, in anteprima, di cosa si parlerà.

 

Metalli e marmi

L’alluminio, materiale utilizzabile già riciclato e a sua volta riciclabile, è sempre più apprezzato dagli architetti. Del suo uso hanno parlato Marco Casamonti di Archea Associati spiegando il suo progetto per lo stadio di Tirana, Nicola De Pellegrini e Giovanni Bez di Anidride Design Architettura, portando come esempio il quartier generale di Blackfin Taibon Agordino in provincia di Belluno, e Massimo Alvisi / Alvisi Kirimoto per la nuova Accademia della Musica a Camerino (MC). La lega zinco-titanio, ricilabile e durevole, è invece protagonista del progetto per la sede di Davines a Parma, raccontato attraverso le parole di Matteo Thun & Partners. Di un uso innovativo del marmo, con uno spessore sottilissimo, parlerà invece Paolo Asti / Asti Architetti, in riferimento al suo intervento sul palazzo storico che, a Milano, ospita la prima caffetteria di Starbucks.

Ceramiche e vetro

Per dar voce alle qualità della ceramica per le facciate ventilate abbiamo intervistato lo studio Antonio Citterio Patricia Viel che le hanno illustrate attraverso il loro progetto per la palazzina G, nell’area ex Martinelli a Morbegno (SO) realizzato con materiali Marazzi. Mentre Doriana e Massimiliano Fuksas hanno esplorato un nuovo materiale, lo Scratch, una materia evoluta in ceramica che nasce da una loro collaborazione con un’azienda del Gruppo Italcer. La ceramica continua insomma il suo percorso di innovazione: dal gres porcellanato Florim (con il progetto della Toddlers Bilingual Primary School a Casinalbo di Michele Zini / ZPZ Partners), al sistema di lame in ceramica antismog di ultima generazione prodotto da Laminam (utilizzato da Mario Cucinella per il rivestimento del San Raffaele di Milano) fino alle superfici fotocatalitiche, autopulenti, antibatteriche, antinquinanti e antiodore (utilizzate da Massimo Roj / Progetto CMR nel progetto De Castillia 23 a Milano, realizzato con Fiandre Architectural Surfaces).

Legno e terracotta

Parleremo di materiali naturali, come il legno e la terracotta. Attraverso le parole di maestri come Massimo Iosa Ghini, che ha disegnato per Sistem Costruzioni il sistema F-L, utilizzabile per rivestire le facciate. E i progetti di altri architetti che spiegano perché il parquet, ovviamente certificato, sia una scelta pratica, sostenibile e versatile (di quello di Listone Giordano parla per esempio Enrica Mosciaro a proposito del suo progetto Fusina 6). Scegliere il legno giusto, perché si sposi con la natura circostante, sarà l’insegnamento che ci verrà dal racconto che Peter Pichler fa del suo progetto per il rifugio Oberholz a Obereggen (BZ). Mentre Alessandra Dalloli affronta la tematica del come garantire il comfort nello spazio interno attraverso la scelta di un ventaglio di materiali naturali. Come la terracotta, scelta da Massimo Pierattelli / Pierattelli Architetture per rivestire gli esterni della stazione elettrica di Suvereto (LI), un materiale che si fa carico delle sfumature del paesaggio circostante, ne riflette toni, bellezza e calore.

Conglomerati

Nello speciale, ampio spazio è lasciato anche agli agglomerati di elementi inerti che presentano innumerevoli possibilità per interni ed esterni. Come il Lapitec, una pietra sinterizzata a tutta massa, compatta, impermeabile e quindi inattaccabile superficialmente, utilizzata da 3ndy Studio in un progetto residenziale realizzato in collaborazione con l’artista Giorgio Milani. O i mosaici digitali, con cui hanno lavorato Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano / Veneziano + Team per l’in e l’outdoor di una casa in cui ispirazioni antiche e contemporanee si mescolano. In questa carrellata c’è anche l’i-Mesh, un tessuto tecnico costituito da fibra e resina, separabili e riciclabili, che è un efficace dispositivo per sviluppare un nuovo linguaggio in costruzioni site-specific, utilizzato da Migliore+Servetto in svariati progetti. E mentre Marco Piva racconta le caratteristiche della Vitrite di Sicis (lastre di vetro abbinate a materiali polimerici che permettono di rivestire ampie superfici), Filippo Taidelli illustra le qualità di alcune pavimentazioni antibatteriche realizzate con un telo vinilico effetto legno (Graboplast e GraboSafe Silver Knight).

Organici

Sono invece dedicati ai materiali organici i contributi di Alessandro Melis, Tiziana Monterisi e Luca Compri / studio LCA architetti – tutti già ospiti di Interni Design Journal. Alessandro Melis parlerà del progetto Borboletta, sull’integrazione tra architettura, microbiologia e biodiversità, finalizzato alla costruzione di un nuovo paradigma urbano inteso come ecosistema piuttosto che come artificio. Tiziana Monterisi di RiceHouse presenterà due nuovi biointonaci biocompostabili e biodegradabili. Luca Compri, infine, il suo progetto per un’abitazione a Magnano in provincia di Milano in cui ha usato paglia di riso e sughero per l’isolamento termico (cui abbiamo già accennato nella sua Opinione sul Journal).