L'eco-sistema cittadino
Il tentativo di trasformare le città da unico oggetto centralizzato a tanti elementi polifunzionali ha senso solo se le diverse parti sono in dialogo tra loro e contribuiscono al funzionamento dell’intero sistema. In questo senso la conoscenza delle tecnologie connesse è indispensabile. “Avere un accesso in più rispetto a quello che la piccola dimensione è in grado di offrire, cambia radicalmente le possibilità”. A volte, nascere a 5 km di distanza, può fare veramente la differenza: “Bisogna tener conto che i quartieri non sono tutti uguali. In questo senso, le zone periferiche spesso diventano sacchi di povertà che non sono in grado di offrire i servizi adeguati”.
Per questo è nato QuBì, un progetto di Fondazione Cariplo focalizzato proprio sulla riduzione di queste differenze, dove OpenDot, insieme alla rete per il quartiere Umbria Molise ha affrontato il tema della povertà nell’educazione infantile: “Abbiamo inserito un pezzo di formazione digitale in supporto all’associazione di quartiere che offre servizi di assistenza educativa ai bambini”. Una risorsa fondamentale, senza cui le periferie si comporterebbero ancora una volta come apparati isolati e dimenticati da tutto il resto.
Rispetto al panorama urbano e alla sua crescita c’è ancora molto da fare, il vero problema è riconoscere le differenze e rispettare la diversità. “La soluzione che funziona per tutti non esiste. Dobbiamo imparare a affrontare ogni settore capendone le regole in modo da pensare a una soluzione ad hoc e ogni volta diversa”.