Ciò che del progetto di Tedeschi risulta rilevante per il dibattito sull'uso dell'AI è il modo in cui i software sono stati usati in questa occasione dal progettista di base a Milano.
E questo modo attinge direttamente all''arte dell'ingegneria' italiana, perché innesta il digitale nella lezione di grandi maestri come Pierluigi Nervi o Sergio Musmeci.
"Il design del palco" spiega Tedeschi "incorpora infatti grandi elementi monolitici interconnessi e caratterizzati da geometrie semplici e audaci, che fungono da affascinante estensione del linguaggio visuale di Illenium e dell'artwork del suo nuovo album.
I componenti del set formano uno sfondo tridimensionale ricco di riferimenti e simbolismo, come di architetture tecnoprimitive: non solo aggiungono interesse visivo e profondità, ma evocano principalmente un senso di architettura archetipica".
La psicologia dello spazio gioca un ruolo cruciale nella scenografia musicale, ancora di più in questo caso: "L'uso di volumi archetipi, grezzi e sfaccettati, ma realizzati con tecniche contemporanee, è un modo per proiettare il pubblico verso un futuro distante o parallelo, una dimensione che lo prepara ad ascoltare una storia trasmessa attraverso suono e luce.
Il risultato aderisce a uno stile che fonde elementi primitivi stilizzati con sistemi tecnologici avanzati, quella che in genere definiamo fusione di passato e futuro, di avanguardia e di memoria collettiva".