Il profumo dei fiori si diffonde tra discese e risalite dove, tra le curve di livello in pietre vulcaniche sollevate a braccia, tra una palma e un albero di avocado, appaiono appoggiate le stanze e le ville bianche con pelle di calce. Moreno ed Eloisa hanno sfidato il concetto d’opera d’arte totale, in cui l’ideale creativo, il percorso costruttivo, l’approdo estetico, l’agilità funzionale e il riferimento sociale coesistono tutti all’interno di una semplice scala armonica sostenibile.
“Abbiamo studiato la composizione dei volumi dopo aver individuato i punti protetti dai forti venti dominanti, al riparo dalla caduta di massi e con vista su valle e oceano.
Campeggiare qui durante molti periodi dell’anno ci ha aiutato a prevedere le possibili variabili climatiche durante i dodici mesi e a integrare il progetto con la montagna, come fosse una grande opera di land art”.
Le pareti delle ville sono state tirate su con pietra basaltica, ghiaia e sabbia recuperate nel letto del fiume sottostante e rinnovate a ogni stagione delle piogge. L’inerzia termica del basalto e la ventilazione trasversale garantiscono il comfort climatico evitando l’utilizzo di condizionatori.
Le radici della vegetazione piantata sui tetti diventa l’isolante perfetto contro surriscaldamento e umidità.
La sala multifunzionale semiellittica è ancorata sul versante più azzardato e assorbe le raffiche occidentali come un’alga oceanica, mentre il dorso ricurvo forato del ristorante flette le folate di vento che infieriscono da valle.
Negli interni e sugli arredi, disegnati dagli stessi architetti e realizzati da artigiani locali, riaffiorano le impronte di quell’andirivieni di uomini e donne che non ce l’hanno fatta ma che tuttavia rivivono ineluttabilmente nel nostro capitale umano.
In copertina, Veduta panoramica dall’interno del Tempio, spazio multifunzionale per incontri, yoga, meditazione, verso il versante occidentale
di Santo Antão. Di spalle, gli architetti Eloisa Ramos e Moreno Castellano che ascoltano il suono delle balene rimbalzare sull’impressionante costa vulcanica.
Progetto di Ramos Castellano Arquitectos - Eloisa Ramos, Moreno Castellano. Foto e testo di Sergio Pirrone