La nuova linea di Santa Maria Novella: un ritorno alle radici
Per mettere a punto le quattro nuove referenze della linea ‘I Giardini Medicei’ il team scientifico di Santa Maria Novella ha lavorato in modo meticoloso, attraverso un approccio filologico di minuziosa ricostruzione che ha permesso alla maison fiorentina di risalire alle origini di alcune varietà specifiche di fiori e piante, la cui storia si intreccia proprio a quella medicea.
In particolare, la linea trae ispirazione da Villa Medicea di Castello e da Villa Medicea La Petraia.
L’Iris, che è stata la prima Eau de Parfum di Officina a debuttare nel 2022, rappresenta l‘essenza del tempo stesso. Il nome, che è quello di uno dei fuori più apprezzati e presente in numerose culture, è diventato simbolo della città di Firenze dalla vittoria dei Guelfi nel 1266. Siamo di fronte a un’icona, dunque.
Per lei, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella ha creato una fragranza intima e volitiva.
Le note di testa di galbano, pepe timur e neroli incontrano geranio, magnolia champaca e gelsomino sambac nel cuore. Alla base, muschio e ambra grigia, ma soprattutto la concreta di iris fiorentino. Una materia prima incredibilmente preziosa, ottenuta dopo sei anni di decantazione dai rizomi dei fiori di iris coltivati sulle colline fiorentine.
La Bizzarria è un’ode alla singolarità. La fragranza porta il nome di una rarissima chimera periclinale naturale di arancia amara, cedro e limone. Coltivata dalla famiglia Medici nelle eccezionali serre da loro curate nel XVII secolo, è stata notata per la prima volta nel 1644. Scomparsa per lungo tempo, fu riscoperta nel 1980 tra le curiosità botaniche di Villa Medicea di Castello.
L'architettura olfattiva di Bizzarria Eau de Parfum affascina con il pepe timur e la dolcezza ambigua ed inconfondibile del neroli. Prosegue raccontando le sue qualità politropiche con le note di cuore di assoluta di fiori d'arancio, davana e zenzero. Alla base, legno di cedro e muschio.
Il gelsomino porta con sé una storia longeva: arrivò da Goa nel 1688 come dono per Cosimo III De' Medici; era una varietà particolare, con un numero insolitamente alto di petali per fiore, più simile a una piccola rosa che ad un classico gelsomino.
Il 'Gelsomino di Goa', oggi noto anche come 'Gelsomino del Granduca', divenne presto il favorito di Cosimo, all'epoca Granduca di Toscana. Ne rimase così affascinato che ne proibì la coltivazione: solo il suo gruppo di botanici ed esperti aveva il permesso di perpetuare correttamente questa specie magnetica e intrigante. Lo fecero con cura, in una serra segreta appositamente costruita nella Villa Medicea di Castello: la "Stufa dei Mugherini".
L’audace costruzione olfattiva di Gelsomino Eau de Parfum porta questa storia nella nostra quotidianità: bergamotto, mandarino e pepe rosa ci accolgono nelle note di testa. Nel cuore, il mistero si svela con l'assoluta di gelsomino sambac, geranio e ylang ylang. Infine, si apre del tutto con legno di cedro e muschio.
Il prodigioso fiore della Magnolia Grandiflora, conquista due volte: a prima vista e, poi, con la sua fragranza. È un maestoso albero sempreverde le cui tracce si possono ritrovare fin nell'era preistorica. Un imponente esemplare di Magnolia Grandiflora adorna la facciata della Villa Medicea di Castello: la specie arrivò a Firenze nel XVIII secolo e fu presto coltivata nelle proprietà della famiglia Medici.
Magnolia Eau de Parfum abbraccia tutte queste caratteristiche con una potente apertura su rosa bianca e geranio. Esprime la sua complessa profondità con un cuore di magnolia grandiflora, abbinato alle assolute di magnolia champaca e gelsomino sambac. Alla base, ambra e muschio conferiscono il tocco finale.