E l’arte si precisa, progressivamente, come obiettivo della loro ricerca. C’è un episodio, legato al mio rapporto fraterno con Fernando e Humberto, che conferma questa loro vocazione.
Il 14 agosto del 2017, mentre ero in vacanza a Monterosso in Liguria, ricevetti da Fernando su what’s app una serie d’immagini, titolata Macacos y Robots, volti di scimmie disegnati a penna con rara minuzia, in cornici dorate, costituite da patchwork di fregi diversi, recuperati da esemplari antichi e piccole sculture di robot, senza una parola di spiegazione.
Rimasi folgorata. Compresi che, al di là di qualsiasi lettura piscologica, quella serie di opere annunciava la volontà di Fernando di accreditarsi ufficialmente come artista.