Forse però si può percorrere una via di mezzo, un gradiente di immersione e scambio con la cultura pop che non sia proprio basico, tanto per cominciare. “Il mondo della cucina e del food ha fatto un percorso simile. Grazie a programmi come Masterchef, ai blogger e agli influencer ha diffuso una cultura specialistica e sofisticata”. La strada quindi passa comunque da vie inesplorate dal design, meno dedite a una literacy di settore e meno, ahimè, autoreferenziali. “L’attitudine giusta è quella di lasciarsi contaminare, capire qual è il proprio pubblico e aprirsi a un dialogo. E prendere in considerazioni canali alternativi di distribuzione”. Parliamo di Amazon, ebbene sì. Ma non siamo certi che il design sia pronto. “Ce ne faremo una ragione”, conclude Alessandro Mininno.