L’essenza dell’esperienza, progettata con gli strumenti del Service Design
Lo step successivo è usare lo User Journey, uno strumento tipico del Service Design che prevede la creazione di una persona-tipo guidata da una motivazione specifica alla visita che permette ai designer di identificare tutti i migliori touch point del percorso, dal ticketing ai percorsi, fino alla prenotazione di una cena (solo per citarne alcuni).
“Ci interroghiamo sul perché i touch point – cioè i punti di contatto tra visitatori e servizi - sono lì e con quali funzioni. Poi procediamo alla progettazione, che è molto concreta: bisogna pensare anche a dove far passare i cavi, banalmente”, spiegano i Dotdotdot.
In questo tipo di lavoro, gli attori coinvolti sono moltissimi.
«Siamo designer, architetti, sviluppatori, ingegneri. Quello che facciamo è un lavoro multidisciplinare per cui impariamo la lingua degli altri. Il che ci permette di fare i traduttori». I traduttori? «È forse uno degli aspetti salienti del nostro lavoro, avere le competenze per interpretare e tradurre i diversi linguaggi che compongono il progetto».
Per lavorare in questo campo, spiegano i Dotdotdot, “ci vogliono esperienza, curiosità, voglia di imparare, sapersi fare interpreti e traduttori ovvero, filosoficamente, saper ascoltare bisogni e esigenze di contesti complessi e di un team multidisciplinare.
E ancora, saper fare ricerca, studiare, gestire un progetto e inventarsi una metodologia…».