Terzo passo: Future Flora
Un kit per avviare una coltura di batteri benefici per il corpo femminile e capaci di contrastare e prevenire i disturbi comuni come la Candida Albicans. “Per secoli le donne hanno affidato la cura del proprio corpo a degli uomini, per evitare il rischio di essere tacciate di pratiche diaboliche e stregonesche. Usare la scienza e la tecnologia per tornare a conoscersi e prendersi cura di sé in modo autonomo è dal nostro punto di vista un passo fondamentale, in ogni parte del mondo”.
E se indossassimo i batteri per emanciparci dall’inedia di una medicina disattenta?
Il corpo umano è composto per il 50% da diversi microrganismi, la maggior parte dei quali sono benefici per il loro ospite. Future Flora mira a incentivare questa relazione simbiotica che aumenta la presenza benefica, suggerendo un’alternativa per indossare probiotici e mantenere il nostro corpo sano. Il progetto suggerisce come coltivare e nutrire micro-organismi viventi in casa.
L’assorbente batterico cresce i batteri Lactobacillus necessari per creare un ambiente ostile all’ulteriore sviluppo della Candida Albicans, agendo come coltura vivente di probiotici. Posizionando l’assorbente a contatto con la vulva, i batteri sani crescono sulla superficie della zona infetta, ricostruendo la microflora mancante nell’epitelio vaginale.
Tutti questi strumenti al momento esistono in forma di prototipi (funzionanti) di un progetto che soprattutto una funzione speculativa ed educativa. Ma che, al contempo, affronta problemi reali e soluzioni progettate per incentivare la cura autonoma e consapevole dei corpi femminili.
Quella di una medicina per le donne completamente in mano alla scienza maschile è una vecchia storia: trascuratezza, ignoranza, inadempienza intellettuale. Tomasello e il team di Alma indicano la strada per un’alternativa scientifica e culturale attivata e supportata dalla tecnologia. Forse siamo davvero a una svolta.
Questo articolo è stato ispirato dalla ricerca “35 Designer, Under 35” realizzata da Fondazione Symbola in collaborazione con ADI per mappare il futuro del design raccontato attraverso il lavoro e l’innovazione di 35 giovani progettisti italiani.