Quali caratteristiche sono indispensabili nel progettare e generare un giardino o orto terapeutico?
Ci sono due aspetti da sottolineare: il primo è che l’ortoterapia è una forma integrativa alle cure tradizionali mediche e psicologiche, il secondo è che più che parlare di giardini terapeutici, amo parlare di spazi verdi di cura.
Ma andiamo con ordine.
Aver capito che integrare a percorsi medici delle esperienze che creino nuovi modi di relazionarsi, capirsi, comunicare, curarsi è assolutamente innovativo. Io preferisco però lavorare su luoghi dove si fanno delle esperienze, dove ci si sporchi le mani.
C’è un filone che guarda ai giardini terapeutici anche come luoghi sensoriali. Per quanto siano esperienze assolutamente valide nei loro risultati, io punto a lavorare su luoghi dove si fanno delle esperienze e ci si sporca le mani tutti insieme. Anche a discapito di una ricerca estetica e di design.
Mettendo in secondo piano la forma, un’altra caratteristica fondamentale dei miei progetti è che siano ecosostenibili: non si usano pesticidi e neanche concimi chimici.
Si presta attenzione agli scarti, si guarda crescere ciò di cui ci si prende cura, con tutte le loro imperfezioni e i loro tempi. Altrimenti come possiamo aiutare chi soffre di dipendenze a disintossicarsi se 'dopiamo' la terra?