Per la seconda edizione consecutiva Eurostands ha allestito l’acclamato evento veneziano, grande atelier dell’artigianato internazionale a Venezia

Homo Faber è la mostra-evento dedicata alla maestria artigiana: una manifestazione di livello internazionale che si pone, come obiettivo, quello di celebrare i mestieri d’arte e di fare conoscere e dare visibilità ai maestri artigiani.

Una vetrina di eccellenze che ha riconosciuto nel savoir-faire di Eurostands l’abilità giusta per allestire i raffinati spazi espositivi che, dal 10 aprile all’1 maggio scorsi, hanno ospitato 15 mostre sull’isola di San Giorgio a Venezia.

Un’edizione importante e spettacolare che, in un percorso espositivo di 4000 mq, ha celebrato i tesori viventi d’Europa e Giappone in un viaggio visto attraverso gli occhi di 22 curatori e designer d’eccezione.

Gli allestimenti di Eurostands sono riusciti ad arricchire la mostra, già di per sé eccezionale, ambientandosi con garbo all’interno di luoghi normalmente chiusi al pubblico, come la Biblioteca Longhena e l’ex Piscina Gandini.

All’interno di quest’ultima, il pluripremiato visual artist e regista Robert Wilson ha curato, in uno spazio di circa 1000 mq fatto di gallerie, chiostri e spazi inediti, un allestimento concepito come un’opera teatrale dove il visitatore veniva invitato a vivere due momenti, in un viaggio rituale e catartico.

Un’installazione multisensoriale, scandita da un’ingresso scuro, con opere e video della coreografa giapponese Suzushi Hanayagi, che poi sfociava in un’immersione tra oggetti d’arte e abiti dominata da luci blu, azzurre e bianche.

Eurostands ha realizzato anche la teca outdoor Ferrari, parte di The Artisan Sala da Tè, e l’allestimento della Scuola Nautica sull’isola di San Giorgio, un ambiente coinvolgente con pannelli murali splendidamente lavorati e piastrelle speciali dove si potevano ammirare le opere artigianali di alcune delle più importanti maison del lusso d’Europa.

L’evento è stato organizzato dalla Michelangelo Foundation in partnership con Giorgio Cini Foundation, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, The Japan Foundation e la Fondation Bettencourt Schueller. M.J.