L’ambientazione è di quelle giuste, tra storia e modernità. Infatti, a Milano, in Corso Venezia 11, uno degli assi portanti della metropoli, in un palazzo spettacolare, Audi apre al pubblico la sua House of progress, uno spazio dove comunicare i valori del brand (economia circolare, digitalizzazione, design, prestazioni, sostenibilità) e dove i clienti entrano in contatto con Audi respirandone lo spirito e ammirandone i nuovi prodotti.
House of Progress al Portrait Milano
House of progress nasce dunque nella cosiddetta Piazza del Quadrilatero, la corte privata con accesso pubblico del Portrait Milano, hotel del marchio di ospitalità fiorentino Lungarno Collection di proprietà della storica famiglia Ferragamo.
Lo spazio è un luogo storico e ricco di suggestione, già aperto eccezionalmente al pubblico dal brand dell’hotellerie, sempre in collaborazione con Audi e Interni, nelle edizioni del 2017 e 2018 della Design Week, prima di inaugurare ufficialmente sotto il nome di Portrait Milano nel dicembre 2022.
Le House of Progress nelle città del mondo
Milano ha fatto un po’ da apripista per Audi, già nell’aprile dello scorso anno, con la prima edizione italiana della House of progress.
La Casa tedesca sta infatti aprendo le sue House of Progress nei punti nevralgici delle città del mondo per avvicinarsi ulteriormente ai propri clienti.
Nel 2022 sono sorte House of Progress a Vienna e a Seoul e tra breve sarà aperta anche in Arabia Saudita, a Riyhad.
L’unica House of Progress permanente, al momento, è stata inaugurata a Wolfsburg, la città dove è nata Volkswagen e tuttora centro del gruppo: nel parco espositivo di Autostadt, a differenza delle House of Progress “temporary”, il concept rappresenta la prima “casa” permanente.
L'idea alla base di House of Progress è quella di non avere più necessità di implementare modifiche per nuove installazioni, in linea con l'obiettivo di sostenibilità.
Ciò che cambierà saranno i contenuti digitali e le diverse esposizioni presenti, come auto e arredi. In questo modo, l’esposizione potrà accogliere nuove tematiche in modo semplice e veloce.
La visione del futuro di Audi
Ma qual è la visione del futuro di Audi?
Non soltanto essere all’avanguardia nella transizione energetica, offrendo ai propri clienti vetture a impatto zero, connesse e a guida autonoma, ma ridurre le emissioni di CO₂ fino ad estendere la produzione carbon neutral dagli attuali quattro siti produttivi a tutti gli impianti entro il 2025.
Di più, arrivare a un bilancio carbon neutral di tutte le attività del brand entro il 2050: il programma si chiama Audi Mission:Zero e si concentra sulla decarbonizzazione dell'intera catena di produzione, sullo sviluppo del ciclo chiuso per alluminio, acciaio, acqua e plastica, e nel ridurre al minimo il fabbisogno idrico implementando lo stoccaggio dell'acqua piovana ed estendendo il ciclo chiuso dell'acqua a tutti i siti produttivi.
Un traguardo ambizioso, che necessita di un nuovo approccio multidisciplinare per ripensare l’intero processo produttivo.
La Skysphere: il racconto della mobilità secondo Audi
Al centro dello spazio espositivo, ci sarà la straordinaria Skysphere concept, vettura che prefigura qual è l’idea di mobilità di Audi.
Si tratta di un’avveniristica roadster full electric dal passo variabile in anteprima assoluta per il pubblico italiano, a simboleggiare come progresso tecnologico ed emozione possano nascere da un approccio totalmente sostenibile basato sull’economia circolare.
Oltre alla vettura sarà presente l’installazione The Domino Act del designer Gabriele Chiave con Controvento, il collettivo creativo nato nel 2022 che lavora su un'ampia gamma di progetti di design e art direction, e di cui Chiave è co-fondatore. L’installazione è formata da 22 monoliti disposti circolarmente che interagiscono con l’ambiente circostante e con la luce.
È la reinterpretazione artistica del concetto della sostenibilità attraverso quello del ‘domino’ per sottolineare come la decisione in un ambito strategico possa innescare un processo virtuoso impattando su tutti gli altri.