Con gli studenti del Laboratorio di metaprogetto della Scuola di Design del Politecnico di Milano avete lavorato all’analisi e alla reinterpretazione dell’ex Convento San Lorenzo di Sondrio. Quali sono stati i risultati?
Francesco Scullica: "Un lavoro collettivo partito da una riflessione critica dell’esperienza turistica nei contesti alpini. Abbiamo invitato gli studenti a operare in un’ottica custom made nel contesto del contract.
Ne sono usciti progetti che includono elementi valoriali, umani, culturali. Non solo spazi dove alloggiare come turisti ma luoghi di relazione, in cui vivere in modo integrale un tempo che non è semplicemente di svago, ma di vita. Stiamo infatti osservando un grande cambiamento nel concetto di architettura hospitality: l’ibridazione dei concetti di abitare e viaggiare. L’albergo è sempre più ‘casa’, uno spazio che accoglie chi è di passaggio ma vuole sostare, capire il territorio e aprirsi alle innumerevoli possibilità che un luogo può dare.
Un altro interessante progetto condotto con gli studenti è stato realizzato per la Sustainable Hospitality Challenge dagli studenti Rosanna Caldarella, Giulia Ettori, Davide Grasso, Elisa Schembri con il tutoraggio di Elena Elgani.
Hòstraka è un resort galleggiante, un insieme di piccole suite-imbarcazioni che facilitano l’esperienza diretta dell’ambiente naturale e dell’ecosistema marino mentre si partecipa alla raccolta delle micro-plastiche. Anche qui è evidente come l’appropriarsi dei temi anche più sensibili e urgenti del luogo sia uno degli aspetti più importanti di un’architettura che progetta un nuovo tipo di esperienza turistica".
Immagine di copertina: Lo storico Park Hotel Franceschi a Cortina d’Ampezzo ha intrapreso un progetto di rinnovamento sotto la guida dello studio
di architettura e interior design NOA in previsione delle Olimpiadi del 2026.