Se nella Roma imperiale lavarsi e frequentare terme e bagni pubblici era pratica comune, per molti secoli l’igiene personale fu praticamente bandita.
Solo nell’800 e ’900 si riscoprì il valore dell’acqua: i bagni termali, con effetto terapeutico, tornarono di gran moda e le case moderne, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra, si dotarono di bagno con tanto di vasca e acqua calda. Dalla fine del secolo scorso a oggi abbiamo assistito a una straordinaria escalation dell’ambiente bagno che, nella casa contemporanea, si è raddoppiato e talvolta triplicato.
Oggi non sorprende più trovare una spa in un appartamento di città, piscine installate in giardino o in terrazza laddove lo spazio lo permette. Che dire dei materiali di rivestimento?
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Le scelte sono variabili: per la ceramica, materia principe per il bagno, ora applicabile in tutti gli ambienti, grandi edifici compresi, si va dalle lastre di grande formato extrasottile ai tasselli in mosaico, dalle bellissime maioliche di Vietri alle cementine di ispirazione liberty.
Raffinati sistemi di rubinetteria ad alto risparmio idrico creano getti effetto pioggia e sanitari firmati da designer internazionali definiscono lo stile del bagno: organico, minimalista, vintage. Il merito di tutto questo?
Certamente l’operato delle aziende italiane del settore è stato fondamentale in termini di ricerca, innovazione e ora anche di sostenibilità.
Non è un caso che quest’anno si celebrino i 40 anni di Cersaie, la storica fiera bolognese di settore, punto di riferimento a livello internazionale: un traguardo importante per le imprese del made in Italy, per i progettisti, per il sistema design. Una soddisfazione per tutti noi.
Foto di copertina: La piscina ipogea situata all’interno del complesso Boksto 6 a Vilnius, in Lituania. Si tratta di un progetto di riqualificazione realizzato da Seilern Architects, che comprende uffici, ristoranti, un’ampia spa con piscina: un intervento contemporaneo che rispetta e valorizza l’architettura classica preesistente. La piscina è stata realizzata in collaborazione con Akiko Tutly - ArchDesign. Foto di Roland Halbe FF&E and SPA executive architect: Akiko Tutly – ArchDesign