Curata da Pierluigi Nicolin, la mostra è il risultato di un lavoro a più mani. La curatela delle sezioni dedicate ai Maestri è stata affidata a Nina Bassoni (Mendini) e Gaia Piccarolo (Zanuso). Maite Garcìa Sanchis si è invece occupata del coordinamento scientifico, ha curato la sezione Ritratti. Il progetto espositivo è dello Studio Nicolin in collaborazione con Maite Garcìa Sanchis e Leonardo Sonnoli (che, insieme a Irene Bianchi) ha curato anche la grafica e la comunicazione.
La mostra si articola su dodici capitoli, simmetricamente suddivisi in sei più sei, che si sviluppano lungo lo spazio centrale del museo. Comfort, Nuova Estetica, Grande Scala, Costruzione Modulare, Innovazione e Muri in Pietra le sezioni dedicate a Marco Zanuso; Alchimie, GlobalToys, Decorazioni, Musei, Case, Testo e Immagine quelle dedicate ad Alessandro Mendini.
La mostra si percorre lungo l'asse centrale, con i lavori dei Maestri esposti a destra e a sinistra, oppure dai lati (dove si trovano approfondimenti sulle tematiche trattate sul decumano). Il gioco di rimandi tra la sezione dedicata a Mendini e quella dedicata a Zanuso è continuo: interessante, a volte divertente, spesso sorprendente.
A conclusione del percorso un’installazione speciale negli spazi dedicati ai premi del Compasso d’Oro alla carriera, dove due episodi offrono sia la vista degli iconici ritratti ad opera di Roberto Sambonet, sia una sintesi della vita e delle opere dei due protagonisti.