La matematica è l’unica possibilità di una connessione con ciò che non sappiamo di non sapere
Quella della matematica è una sottotraccia della mostra che viene ripresa in più punti lungo il percorso espositivo. Ci potrebbe essere una forma di rassegnazione davanti a ciò che non conosciamo. La matematica, invece, non accetta questa possibilità e ci consegna, attraverso il suo linguaggio, dei mondi che ancora non abbiamo immaginato.
E noi, solo dopo, ci rendiamo conto che sono realtà. Un esempio è l’installazione di Andrea Galvani. Un altro è il lavoro di Protey Temen, un artista russo che affronta il problema della matematica anche attraverso il materiale: il canvas.
Nella sua opera la matematica è rappresentata su tele appese come panni al sole. Dall’opera, emerge un’idea di familiarità e di complessità, ma anche la sensazione di sentirsi esclusi, di non capire, ma, allo stesso tempo, di percepire che la matematica è un mondo dentro cui vale la pena entrare.