Alla Fondazione Stelline, Roberto Polillo, conosciuto per i ritratti fotografici di musicisti jazz realizzati negli anni 60, mette in mostra Visions of Venice, primo capitolo di Impressions of the World, il suo decennale progetto, realizzato con tecnica Intentional Camera Movement, che ha per obiettivo di catturare il Genius Loci di città e paesi del mondo.
Esposta in anteprima ai Tre Oci di Venezia, curata da Alessandro Luigi Perna e introdotta da un testo di Denis Curti, tratta dall’omonimo volume edito da Skira in distribuzione internazionale, la mostra è arricchita da citazioni su Venezia scelte dalle opere di scrittori famosi.
A ispirare l’universo estetico e culturale di Polillo è la fotografia pittorialista, le opere orientaliste dei pittori viaggiatori dell’800 e poi i grandi movimenti artistici della pittura moderna e contemporanea.
Il progetto Impressions of the Worl è tutto realizzato in Intentional Camera Movement, tecnica di ripresa ancora poco conosciuta ma di grandi potenzialità artistiche che impone di realizzare le immagini tenendo tempi di ripresa lunghi e muovendo la macchina fotografica durante lo scatto.