La Santa Sede partecipa per la prima volta alla Biennale di Architettura di Venezia con un progetto curato da Francesco Dal Co all'isola di San Giorgio Maggiore

La Santa Sede partecipa per la prima volta alla Biennale di Architettura di Venezia con un progetto curato da Francesco Dal Co all’isola di San Giorgio Maggiore

In una sorta di trittico, che include le precedenti esperienze delle Biennali d’arte del 2013 e 2015, la Santa Sede partecipa quest’anno per la prima volta alla Biennale d’Architettura di Venezia (26 maggio / 25 giugno 2018), attraverso la realizzazione del Padiglione Vatican Chapels, ideato da Francesco Dal Co.

Il progetto prende le mosse da un modello preciso, la Cappella nel bosco costruita nel 1920 dal celebre architetto Gunnar Asplund nel Cimitero di Stoccolma, alla quale sarà dedicato uno spazio espositivo in apertura del percorso dove verranno esposti i disegni e il progetto originali.

Il tema di una cappella come luogo di orientamento, incontro, mediazione e saluto è stato proposto a dieci architetti, invitati a ideare e costruire altrettante cappelle all’interno dell’area alberata all’estremità dell’isola veneziana di San Giorgio Maggiore.

Un Padiglione composito e diffuso, percorribile a tappe in un percorso che è anche pellegrinaggio spirituale. Le cappelle che gli architetti hanno realizzato, grazie all’impegno di importanti imprese di settore e di enti finanziatori, si disporranno in “un ambiente naturale del tutto astratto, connotato unicamente dal suo emergere sulla laguna e dal suo aprirsi sull’acqua”, come lo definisce Francesco Dal Co, sottolineando l’unicità e l’originalità dell’impresa, che ha lasciato gli architetti liberi di progettare “senza alcun riferimento ai canoni comunemente riconosciuti”.

Gli architetti che hanno progettato le dieci cappelle e il padiglione espositivo sono: Andrew Berman (USA), Francesco Cellini (Italia), Javier Corvalàn (Paraguay), Eva Prats e Ricardo Flores (Spagna), Norman Foster (UK), Teronobu Fujimori (Giappone), Sean Godsell (Australia), Carla Juacaba (Brasile), Smiljan Radic (Cile), Eduardo Souto de Moura (Portogallo), Francesco Magnani e Traudy Pelzel sono gli autori del padiglione che ospiterà la mostra dei disegni di Gunnar Asplund per la “Skogskapellet”, la “Cappella nel bosco” a Stoccolma.

 

Electaarchitettura ha curato per l’occasione l’edizione del catalogo, su progetto grafico dello studio Tassinari/Vetta, che documenta nel dettaglio l’intero iter di ideazione e realizzazione del progetto vaticano curato da Francesco Dal Co: schizzi inediti, elaborati di progetto, fotografie dei cantieri e delle cappelle concluse, permettono di ripercorrere le tappe di questo ambizioso progetto.

 

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Asplund Pavillon, Francesco Magnani, Traudy Pelzel. Foto Alessandra Chemollo
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Andrew Berman. Foto Alessandra Chemollo
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Francesco Cellini. Foto Alessandra Chemollo
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Javier Corvalán. Foto Alessandra Chemollo
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Ricardo Flores, Eva Prats. Foto Alessandra Chemollo
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Norman Foster. Foto Alessandra Chemollo
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Terunobu Fujimori. Foto Alessandra Chemollo
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Sean Godsell. Foto Alessandra Chemollo
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Carla Juaçaba. Foto Alessandra Chemollo
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Smiljan Radic. Foto Alessandra Chemollo
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Eduardo Souto de Moura. Foto Alessandra Chemollo
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Ape Piaggio, bookshop Electa. Foto Alessandra Chemollo
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Ape Piaggio “Calessino”. Foto Alessandra Chemollo
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Norman Foster
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Norman Foster
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Sean Godsell
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Terunobu Fujimori
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Terunobu Fujimori
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Ricardo Flores, Eva Prats
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Javier Corvalán