Dal calciobalilla al flipper fino al videogioco: la mostra fa sperimentare il cambiamento
L’esposizione, curata da Carlo Berizzi e Francesco Pietra, guida tra le “epoche” della rivoluzione digitale, proprio come il libro ricompone, in rigoroso ordine temporale, le diverse fasi che hanno portato alla creazione del Game.
Già all’ingresso del museo si può sperimentare in prima persona il cambiamento raccontato da Baricco: giocando a calciobalilla, flipper e Space Invaders ci si può rendere (fisicamente) conto che, piano piano, nel passaggio da un gioco all’altro tutto diventa più astratto, fluido e artificiale per venire catturati da una nuova realtà fatta di schermi, tastiere e codici.
Da analogico a digitale, il cambio è infatti di consistenza.
“Calciobalilla, flipper, videogioco. Prendetevi mezz’ora e passate dall’uno all’altro, in quest’ordine. Pensavate di giocare, invece avete attraversato lo spazio che separa una civiltà, quella analogica, da un'altra, quella digitale. Siete migrati in un mondo nuovo: leggero, veloce, immateriale”