Durante la Milano Design Week, La Triennale di Milano ha ospitato la mostra Una Città Immaginaria creata da Paola Navone per raccontare i materiali di Abet Laminati, nati dalla ricerca tecnologica e dal dialogo con il mondo del design.

 

Tra pezzi di arredamento emblematici, come la libreria Carlton di Ettore Sottsass, o creazioni realizzate per la mostra e pensate per dare risalto alla ricca collezione Abet Laminati, in continua evoluzione, lo spazio espositivo è stato pensato come una piazza su cui si articolano una serie di costruzioni, ciascuna con la propria identità, ideate per raccontare con i laminati un decennio dell’azienda.

La mostra è stata realizzata anche grazie all’artigianalità e al talento dell’azienda De Rosso con cui Abet Laminati collabora da oltre 20 anni.

 

Al centro una serie di contenitori coloratissimi raccontavano gli anni ’50, caratterizzati dalle prime ricerche sul colore e l’evoluzione del decorativo.

Per gli anni ’60, un grande monumento realizzato con il decoro Quaderna di Superstudio con all’interno appesi tanti laminati diversi dello stesso periodo, serviva per spiegare la serigrafia.

La mostra ha reso omaggio alle collaborazioni con i grandi nomi del design italiano: da Ettore Sottsass, con il quale Abet Laminati ha lavorato per oltre 40 anni ad Alessandro Mendini, un altro maestro con cui l’azienda continua a lavorare felicemente.

La stampa digitale è protagonista degli anni ’90 e una galleria di immagini realizzate da Giacomo Giannini accompagna il visitatore, fino ad arrivare ai giorni nostri e alla importante novità introdotta dalla mostra: è Digital Layers, il nuovo concept ideato dallo studio Terzano+Arcidiacono che introduce un nuovo modo di avvicinarsi alla stampa digitale, che permette di personalizzare il laminato con decori e colori senza porre limiti alla propria fantasia.