20 interventi site specific all’aperto di 20 creativi che riflettono su particolarità, storie e tradizioni di 20 borghi diffusi in tutta Italia, uno per ogni regione

Prosegue in tutta Italia per tutta l’estate, fino al 18 settembre 2022, Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea che promuove installazioni, mostre e performance di 20 artisti in 20 borghi, uno per ogni regione, valorizzando l’incontro tra arte e patrimonio storico, artistico e paesaggistico.

Alla sua terza edizione Una Boccata d’Arte, progetto di Fondazione Elpis realizzato in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes Productions, si riconferma un itinerario tra musei a cielo aperto, un invito al viaggio, alla scoperta dei territori e delle tradizioni più autentiche del Bel Paese.

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La mappa delle installazioni nei borghi

Diffusa in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, Una Boccata d’Arte presenta gli interventi di 20 artiste e artisti di differenti età, culture e provenienze geografiche: Antonio Della Guardia a Morgex (AO) in Valle d’Aosta; Natália Trejbalová a Neive (CN) in Piemonte; Alice Ronchi a Montemarcello (SP) in Liguria; Alina Kleytman a Cigognola (PV) in Lombardia; Giulia Mangoni a San Lorenzo Dorsino (TN) in Trentino-Alto Adige; Lucia Cantò a Malamocco (VE) in Veneto; Riccardo Benassi a Pesariis (UD) in Friuli-Venezia Giulia; Diana Policarpo a Montegridolfo (RN) in Emilia-Romagna; Serhiy Horobets a Sorano (GR) in Toscana; Luis López-Chávez a Panicale (PG) in Umbria; Eva Marisaldi a San Costanzo (PU) nelle Marche; Dessislava Madanska a Fumone (FR) nel Lazio; Victor Fotso Nyie a Rocca San Giovanni (CH) in Abruzzo; Tommaso Spazzini Villa a Castropignano (CB) in Molise; Fabrizio Bellomo ad Albori (SA) in Campania; Simone Bacco a Spinazzola (BT) in Puglia; Hanne Lippard a Grottole (MT) in Basilicata; Anna Zvyagintseva a San Donato di Ninea (CS) in Calabria; Isaac Chong Wai a Castiglione di Sicilia (CT) in Sicilia; Ludovica Carbotta ad Aggius (SS) in Sardegna.

Un itinerario territoriale e culturale speciale

Progetto corale nato nel 2020 in piena pandemia, Una Boccata d’Arte si configura come un itinerario territoriale e culturale che invita il pubblico a scoprire ogni anno 20 nuovi borghi italiani, ricchi di tradizioni secolari e bellezze paesaggistiche.

Grazie alla dimensione raccolta, i borghi diventano il luogo privilegiato per dar vita a un incontro ravvicinato con l’arte contemporanea, reso speciale dal dialogo che si genera fra territorio, opere, abitanti e visitatori. Le installazioni contribuiscono alla crescita del turismo rivolto alle aree interne, lontane dai flussi più battuti e dai circuiti dell’arte, e invitano a riscoprire, con uno sguardo nuovo, storie e scorci suggestivi disseminati in tutta Italia.

Da incoraggiamento locale a rete internazionale

“Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso, di respiro nazionale e di partecipazione collettiva alla bellezza e alla cultura che, dalla sua nascita in piena pandemia, ha saputo progressivamente consolidare la propria vocazione iniziale di incoraggiamento alle comunità locali e al mondo dell’arte, fino a riunire oggi una vera e propria rete di artisti, curatori, associazioni e realtà locali che si ingrandisce anno dopo anno” spiega Marina Nissim, presidente di Fondazione Elpis. “Un dialogo che dall’Italia apre sempre più lo sguardo anche all’attuale situazione internazionale, con il coinvolgimento di numerosi artisti stranieri per questa terza edizione in avvio”.

Interventi nati dall’osservazione e dall’interazione con il territorio

I borghi e gli artisti costituiscono il nucleo centrale del progetto, che deriva da un’attenta osservazione della storia e del paesaggio dei primi e della ricerca e del lavoro dei secondi” racconta Maurizio Rigillo, direttore di Galleria Continua. Il tempo di un sopralluogo, una breve residenza degli artisti per la prima volta nei borghi si sviluppa in un proficuo dialogo, dando vita a interventi e progetti artistici fortemente legati al territorio che li ospita. E proprio i valori dell’incontro e del dialogo ci hanno in particolare portato a ricercare e coinvolgere tre artisti ucraini, che per diversità di esperienze personali e di linguaggio, hanno arricchito con i loro progetti e la loro testimonianza, la terza edizione di Una Boccata d’Arte.

20 interventi site specific ispirati alla storia e all’identità dei borghi

Selezionati per il loro talento e la loro ricerca tra voci emergenti e nomi più affermati, gli artisti sono stati invitati a progettare 20 interventi site specific ispirati alla storia e all’identità dei borghi. Dopo un breve periodo di residenza, affiancati in ogni fase progettuale da un coordinatore locale, hanno dato vita a 20 progetti che abbracciano le diverse forme d’arte, dalla pittura alla scultura fino alla fotografia, al video, al suono e alla performance, frutto del dialogo e dell’incontro con la comunità, le maestranze e gli artigiani locali.

Al Nord

Partendo dal Nord Italia, tra le numerose installazioni segnaliamo Il Salmerino Viandante di Giulia Mangoni nel borgo di San Lorenzo Dorsino, in Trentino-Alto Adige, un percorso composto da dieci sculture in bronzo e un dipinto dedicati al Salmerino, pesce simbolo del territorio alpino, che apre una riflessione sul cambiamento climatico e la preservazione della biodiversità, e Restrizione emotiva di Lucia Cantò a Malamocco, in Veneto, Restrizione emotiva, un’installazione diffusa formata da dodici sculture, ognuna delle quali riporta una frase pronunciata dagli abitanti del borgo.

Con Caro Montemarcello Alice Ronchi ha coinvolto gli abitanti di Montemarcello, in Liguria, nel racconto del senso di comunità e amore che pervade il borgo, attraverso una performance partecipativa e una scritta in acciaio posizionata sul portale delle mura difensive. Così per dire di Riccardo Benassi a Pesariis, in Friuli Venezia Giulia, è invece una performance incorporea composta da un monologo proiettato sulla facciata di una scuola abbandonata attraverso un laser bianco che si sincronizza quotidianamente come un orologio, simbolo del borgo, ai cicli di luce diurna della valle.

Al Centro

Proseguendo in Centro Italia, a Panicale, in Umbria, Nadine in Panicale di Luis López-Chávez è un progetto composto da quattro dipinti che restituiscono una sintesi dell’architettura e la società di Cuba e da due video basati sulle esperienze e le amicizie sorte all’interno del borgo durante la residenza artistica.

Per vari motivi di Eva Marisaldi è invece un intervento diffuso nel borgo di San Costanzo, nelle Marche, dove luoghi simbolici come il teatro e il forno comunale ospitano installazioni video, sonore e luminose in un percorso tracciato a terra con disegni a gessetto.

Al Sud e nelle isole

Nel Sud Italia e nelle isole, con l’installazione Il pomeriggio della vita, Tommaso Spazzini Villa dona nuova vita al Castello d’Evoli di Castropignano, in Molise, permeando i suoi spazi con disegni, suoni e luci, mentre a Grottole, in Basilicata, Ruin di Hanne Lippard è un’installazione sonora site specific in dialogo con la Chiesa Diruta, monumento-rovina che si distingue per la cupola ellittica.

A Spinazzola, in Puglia, Maratona di Simone Bacco è una performance collettiva, una vera e propria competizione agonistica, aperta a residenti e visitatori caratterizzata dall’impossibilità di vincere (il perimetro del borgo è di soli 700 metri). Infine, ad Albori, in Campania, l’opera Albori è destinata a scomparire? di Fabrizio Bellomo fa riaffiorare memorie e storie del borgo grazie a un intervento corale che coinvolge gli abitanti e gli artigiani della ceramica.