La mostra rappresenta un dialogo tra diverse visioni: quella di Fausto Savoretti e quella di Lucilla Boschi e Fabio Fornasari del progetto artistico Lif3. Un interno, quello creato da Fausto Savoretti, che riporterà il pubblico alla stagione d’oro del design del novecento bolognese, arricchito dagli interventi grafici e testuali del duo artistico Lif3: una ricreazione ambientale poetica tra racconti ed emotività.
Gli oggetti di design che occuperanno lo spazio, come un film o un libro, narrano una storia e regalano al visitatore un’esperienza soggettiva, che ognuno reinterpreta e vive in maniera diversa. Non solo oggetti di uso quindi, ma elementi caratterizzati da una vera e propria anima, capace di suscitare sensazioni ed emozioni differenti. L’architettura e i pezzi di design sono i fotogrammi di una scenografia, sapientemente costruita e reinterpretata, che si anima con la presenza del pubblico.
In questo percorso emotivo il design acquista nuovi connotati. Non si tratta solo di una storia fatta di aziende ma rappresenta un fenomeno più allargato. Fare design è produrre pensiero immaginativo che porta a soluzioni di natura differente .
Un interno di design, bolognese reinterpreta proprio questa natura perturbante del design, restituendo al pubblico uno spunto su cui riflettere.