La stagione della decadenza è arrivata, ma non ha portato colori sobri e tantomeno cupi. A decretarlo tre grandi installazioni ambientali che innescano un’inaspettata esplosione di cromie squillanti e traboccamenti vitaminici

Il cielo blu, limpido e terso, laria frizzante e sferzante, il sole tiepido che non cuoce ma scalda. I vestiti ancora leggeri ma il golfino sulle spalle. Il profumo inebriante dei ciclamini e dei libri scolastici intonsi. I fichi, i cachi, luva, la zucca e le castagne. Lodore di camino, di legna e di bruciato, la polenta con i funghi.

I colori e i sapori impregnano l’autunno: cè aria di fine, ma anche di inizio.

Installazioni ambientali variopinte

Ci si aspetterebbe delle proposte culturali in pendant con le tonalità decadenti e avvolgenti, nostalgiche ma anche rassicuranti dell’autunno, e invece no. Quelle proposte sono mostre, o meglio installazioni, dalle cromie sgargianti, luminose, persino chiassose, che abitano spazi sacrali ed enigmatici.

A Piacenza, Milano e nel Ravennate vanno in scena esposizioni ambientali effetto wow.

Gianluigi Colin. Quel che resta del presente a Piacenza

Una complessa e monumentale installazione site specific astratta e colorata dà vita alla mostra di Gianluigi Colin, curata da Achille Bonito Oliva, nella galleria Volumnia a Piacenza fino al 19 novembre 2022. Lo spazio imponente della cinquecentesca Chiesa di Sant’Agostino, fatto rinascere come progetto artistico da Enrica De Micheli, ha spinto Colin a confrontarsi in un corpo a corpo con gli impegnativi ambienti densi di storia e permeati da una naturale spiritualità.

Drappi colorati calati dall’alto

La mostra realizzata ad hoc si compone di 60 tele multicolore. Se nelle navate laterali 50 opere sono collocate nelle nicchie, a stupire è la monumentale installazione nella navata centrale, in cui enormi e sinuosi drappi si calano dall’alto per avvolgere lo spazio, come avviene tradizionalmente nel corso di eventi liturgici speciali.

Andrea Bowers. Moving in Space without Asking Permission a Milano

La mostra personale di Andrea Bowers alla GAM - Galleria d'Arte Moderna di Milano fino al 18 dicembre 2022 offre unesperienza immersiva all’interno del lavoro dellartista e attivista americana, scandagliando il suo impegno nella lotta per la parità di genere e lemancipazione della donna.

Un’ampia riflessione sul femminismo

Realizzata in collaborazione con Fondazione Furla, la mostra Moving in Space without Asking Permission si concentra in particolare sulla relazione tra femminismo e autonomia corporea, con uno sguardo rivolto sia al presente sia alla storia del nostro Paese. 

Enrico Minguzzi. La piena dell’occhio a Bagnacavallo

All’interno delle antiche sale dell’ex Convento di San Francesco a Bagnacavallo (Ravenna) fino all’11 dicembre 2022 la mostra La piena dell’occhio di Enrico Minguzzi, a cura di Saverio Verini, ha un titolo che allude al traboccamento, all’inondazione di immagini e forme tridimensionali che si inseriscono negli ambienti diroccati ed enigmatici come delle presenze silenziose e insieme appariscenti.

Lartista compone il suo immaginario pittorico per sovrapposizioni di veli, trasparenti e sottili strati di colore, tracciando un processo di proliferazione di forme sospese.

Opere che pulsano di una luce misteriosa e vibrante

I dipinti di Minguzzi sembrano riprodurre elementi tratti dal mondo minerale e vegetale  pietre, concrezioni, fiori, erbe  ma in realtà sono unicamente frutto di una proiezione mentale dell’artista.

Colti in una specie di stasi, i soggetti dei dipinti sembrano tuttavia pulsare di una luce misteriosa e vibrante. Grazie all’utilizzo di colori quasi fluorescenti, le opere di Minguzzi si liberano da una cifra più strettamente metafisica, acquisendo un carattere energetico in grado di accendere gli spazi espositivi.