Food ma anche Urban, è Regeneration il filo conduttore degli eventi, incontri e laboratori di Terra Madre - Salone del Gusto 2022 di Torino, che quest’anno sceglie come location una zona periferica recuperata, il Parco Dora

Terra Madre Salone del Gusto 2022, manifestazione dedicata al cibo buono, pulito e giustoe a chi lo produce, dal 22 al 26 settembre riunirà a Torino più di 3mila fra contadini, allevatori, popoli indigeni, cuochi, migranti e giovani attivisti da oltre 150 paesi, intorno al claim #Regeneraction.

In una condizione di crisi ambientale, economica, sociale, sanitaria e relazionale in cui viviamo, è la rigenerazione quello di cui cè bisogno in ogni ambito. Un rinnovamento radicale necessario per una reale transizione agroecologica che, secondo Slow Food, può e deve partire dal cibo, migliorando le pratiche agricole, i sistemi di produzione e distribuzione, le diete e le abitudini di consumo, nelle città come nei piccoli borghi.

 

La rigenerazione agroalimentare si fa urbana

La rigenerazione quest’anno parte dalla periferia di Torino. La scelta della location è tutt’altro che casuale: Parco Dora.

Dopo una lunga storia al Lingotto, la manifestazione si svolgerà all’aperto e in un luogo simbolo della rigenerazione della città post-industriale.

Dove fino agli anni Novanta, sorgevano fabbriche e impianti produttivi, oggi sorge un grande parco verde che, per cinque giorni, sarà la casa dell’evento internazionale organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino e dedicato all’agricoltura, all’allevamento, alla produzione alimentare e alle politiche ambientali.

 

Rigenerare non significa ricostruire, ma rinascere

La rigenerazione secondo Slow Food è un tema trasversale. Le città lo possono fare cancellando la distanza fra produzione e consumo di cibo. Si parlerà di rigenerazione da molti punti di vista, privilegiando un approccio (eco)sistemico e mettendo a fuoco ciò che è, e ciò che deve essere, l’alimentazione.

La rigenerazione del Parco Dora

Parco post-industriale di oltre 35 ettari, situato nell’area di Spina 3 e ricavato sui siti dismessi di cinque fabbriche della Fiat e della Michelin, il Parco Dora è oggi al centro di un progetto di trasformazione e riqualificazione urbana. Per la prima volta Terra Madre Salone del Gusto approda in questo spazio della città, e la scelta è fortemente simbolica.

Il passato industriale, il verde e l’acqua

Il Parco Dora è un luogo ibrido, che mantiene sedimenti del recente passato industriale (tettoie di ferro, grandi pilastri color ruggine, una torre di raffreddamento…), talvolta li trasforma (una vecchia ciminiera ora è torre campanaria della chiesa del Santo Volto, l’ex mensa della Michelin oggi ospita il Museo dell’Ambiente) e li accosta a prati, alberi, vasche e corsi d’acqua.

Oltre al verde, alla natura rigogliosa che riconquista gli spazi un tempo occupati da attività produttive impattanti, l’acqua è l’altro elemento fondamentale. La Dora, il fiume che attraversa il parco e che gli dà il nome, era sigillata dal cemento, ora è stata riportata alla luce, liberata, rigenerata.

La metamorfosi dimostra una rigenerazione già in atto

Una metamorfosi straordinaria, realizzata nel 2004 da un team di architetti, ingegneri, light designer, artisti, coordinati dal paesaggista tedesco Peter Latz. Il contesto ideale per l’edizione 2022 di Terra Madre Salone del Gusto, perché dimostra che la rigenerazione è già in atto e che il primo nostro compito è quello di riconoscerla.

Di rigenerazione urbana si parlerà nella conferenza “Le città che cambiano. Modelli di Rigenerazione