Pirelli HangarBicocca presenta una mostra collettiva che reinventa le regole con cui si fa esperienza di un’opera d’arte e che invita i visitatori a compiere tutto quanto è di norma vietato fare in un museo.
In Take Me (I’m Yours) i lavori si possono toccare, usare o modificare; si possono consumare o indossare; si possono comprare e perfino prendere gratuitamente, o magari portare via lasciando in cambio cimeli personali.
La mostra è anche un progetto che si evolve e si rigenera nel tempo.
Accanto alla possibilità di prendere una delle migliaia di copie di ciascuna opera prodotta – e quindi concorrere a svuotare fisicamente lo spazio – il pubblico di Take Me (I’m Yours) ne modifica l’aspetto anche partecipando a performance in cui lo scambio non è necessariamente legato a un oggetto ma piuttosto a un’esperienza, assecondando un’idea di immaterialità che è sempre più presente tanto nell’arte quanto nella vita reale.
Da un’idea di mostra concepita da Hans Ulrich Obrist e Christian Boltanski nel 1995.
A cura di Christian Boltanski, Hans Ulrich Obrist, Chiara Parisi, Roberta Tenconi.