Dal mare del Sud al rigore di Milano
“Mi ricordo Milano quand’ero ragazzo, che era già donna” racconta Gianluca Vassallo. “E mi ricordo che mi sentivo confuso, col corpo meridionale e gli occhi di Sardegna, a camminare in mezzo a un rigore che mi teneva attento e muto, a combattere il freddo, a dirmi tutt’altro che l’azzurro, il contrario del mare, come nell’ombra di certa poesia, nella luce di certe spalle, in una bellezza che avverti, senza capire, solo perché non è tempo. Sono passati trent’anni da allora e Milano è ancora una donna che, forse, non mai è stata ragazza. E io sono ancora lo sciocco che la guarda confuso, nell’attesa di scoprire i suoi occhi. Per portarli al mondo, per diventare uomo”.