“Interpretare. Prendere coscienza della fitta trama di condizioni e di suggestioni che si attivano nel momento stesso in cui il fotografo è davanti a un’architettura, un paesaggio, un monumento. E raccontare, nel tempo denso e teso in cui si svolge il processo selettivo, quello che fa emergere l’immagine dal caos delle possibilità. Un gesto di salvezza da tutte le retoriche e i luoghi comuni” osserva la curatrice della mostra, Emanuela Manca.