Acquerelli, pantoni, matite, grafiche divengono, curve, sfumature, materia mirando a suscitare una sensazione precisa, lasciando però che essa maturi nell’interpretazione di chi guarda. Un processo non calcolato nel quale la forma è diretta – quasi mera – conseguenza. “Progettare ha a che fare innanzitutto con la comprensione e l’ascolto”, afferma Bonanni, il quale insegna Product Design agli studenti del corso triennale e del master allo IED Istituto Europeo di Design.