Il suo Supersalone fa parte di un piano complesso destinato a ritrovare una normalità esplorativa, pronta a mettersi in discussione e a indagare il presente del mercato dell’arredo e le dinamiche emergenti che, in un modo o nell’altro, trasformeranno il settore. L’abbiamo già detto: quello di settembre 2021 sarà un evento denso, con più teste di un’Idra, una formula che consentirà di riflettere e sperimentare. Fiera verticale, arena culturale, food experience, un bosco di duecento alberi a dare il benvenuto. La città che torna nel quartiere fiera dopo anni di moto contrario (ma non opposto).
Il portale non poteva che essere il frutto di un progetto intelligente e misurato. Non ci sono effetti speciali, ma le giuste proporzioni di un luogo digitale che deve contenere tutte le funzioni di una fiera, rilanciarle su tutto l'arco dell'anno e diventare un porto sicuro per aziende, buyer e design community. La fiera 365 giorni è il tema che torna più di frequente nei discorsi di Marco Sabetta: “Vogliamo far sì che l'energia che si concentra in sei giorni di fiera riverberi tutto l'anno sul nostro portale, aiutandoci a mantenere un dialogo con il pubblico internazionale”. Victoria Cabello, con una certa dose di ingenuità, chiede: “Perché proprio adesso, il nuovo portale?”. Risponde Sabetta: “Perché non abbiamo potuto fare il salone fisico”. Una risposta disarmante, che però sottolinea l'idea di accelerazione come motore evolutivo, il confinamento come slancio per mettersi in pari in tema di digitale.