Salonemilano.it è online: una piattaforma che ha l’ambizione di rilanciare la vitalità dell’evento fisico per 365 giorni all’anno. Uno strumento b2b, ma anche un broadcast dedicato al progetto

È online la nuova piattaforma del Salone del Mobile di Milano. Una notizia attesa, uno strumento invocato, quasi una chimera dopo tante incertezze e tanto immobilismo da parte degli organizzatori della fiera di design più importante del mondo. Eppure adesso ci siamo: salonemilano.it è stato presentato il 30 giugno al motto di “The leading design voice, on air now”, durante un evento digital condotto da Vittoria Cabello, circondata da tutti gli attori che stanno lavorando alla ripartenza del Salone. Un clima entusiasta, rilanciato continuamente dalle parole di Claudio Feltrin, Marco Sabetta, Maria Porro. E naturalmente da Stefano Boeri, che sta progettando: “un evento, una fiera, una festa”.

Il suo Supersalone fa parte di un piano complesso destinato a ritrovare una normalità esplorativa, pronta a mettersi in discussione e a indagare il presente del mercato dell’arredo e le dinamiche emergenti che, in un modo o nell’altro, trasformeranno il settore. L’abbiamo già detto: quello di settembre 2021 sarà un evento denso, con più teste di un’Idra, una formula che consentirà di riflettere e sperimentare. Fiera verticale, arena culturale, food experience, un bosco di duecento alberi a dare il benvenuto. La città che torna nel quartiere fiera dopo anni di moto contrario (ma non opposto).  

Il portale non poteva che essere il frutto di un progetto intelligente e misurato. Non ci sono effetti speciali, ma le giuste proporzioni di un luogo digitale che deve contenere tutte le funzioni di una fiera, rilanciarle su tutto l'arco dell'anno e diventare un porto sicuro per aziende, buyer e design community. La fiera 365 giorni è il tema che torna più di frequente nei discorsi di Marco Sabetta: “Vogliamo far sì che l'energia che si concentra in sei giorni di fiera riverberi tutto l'anno sul nostro portale, aiutandoci a mantenere un dialogo con il pubblico internazionale”. Victoria Cabello, con una certa dose di ingenuità, chiede: “Perché proprio adesso, il nuovo portale?”. Risponde Sabetta: “Perché non abbiamo potuto fare il salone fisico”. Una risposta disarmante, che però sottolinea l'idea di accelerazione come motore evolutivo, il confinamento come slancio per mettersi in pari in tema di digitale.

Perché questo nuovo portale era in un certo senso dovuto alla comunità del design e alle aziende che da decenni frequentano il Salone del Mobile. La tecnologia utilizzata non è certo nuova, nemmeno l'idea lo è. In questo anno di crisi pandemica altri hanno già provato a migrare l’evento fisico sul mezzo digitale, con risultati ovviamente alterni. Il Salone ci arriva in scivolata, e tutti tirano un sospiro di sollievo. Perché questo portale pensato per il b2b, con Zoom integrato, breakout room per le chat con i clienti, grandi possibilità di personalizzazione delle pagine dei brand e un catalogo infinito di prodotti e showroom digitali, è la vetrina che mancava. I delatori diranno che in fondo si poteva fare di più, di meglio. Ma Salonemilano.it è un portale che riesce anche a essere navigabile, con un layout non rivoluzionario ma sostenibile dal punto di vista della ux e un display di contenuti accattivante. Probabilmente ci metterà un po’ a funzionare – è stato complicato collegarsi in tanti all'evento in diretta durante la presentazione sul canale on air. Ma la promessa è che a settembre il portale sarà pronto: nei contenuti e nella tecnologia.

Annalisa Rosso dirige il progetto editoriale. L’accesso ai format di talk e eventi sarà aperto a chiunque. I contenuti giornalistici, a cui contribuiscono generosamente molte testate di settore, si occuperanno di attualità, di novità. Si nutriranno di riflessioni progettuali e di occasioni di dialogo con i pensatori del design. L'ibridazione con il Supersalone di settembre è già in corso, perché tutto lo sforzo, progettuale e economico, degli organizzatori si trasferisca equamente fra evento digitale e fisico. Rilanciando un palinsesto che trasforma il Salone del Mobile in un broadcast.

Chiosa il giornalista esperto di new tech Riccardo Luna: “Se doveva essere già fatto tempo fa, il momento migliore per farlo è adesso”. Non c'è dubbio ed è giusto applaudire a questo nuovo passo.  E pazienza per gli scivoloni della Cabello, che esordisce dicendo: “Siamo seduti su sedie che non sembrano tali”. O per il continuo riferimento a dati delle passate edizioni del Salone, ormai antichi. Non arriveranno da 180 paesi al Supersalone di settembre, e l'indotto non sarà quello a cui Milano è abituata. Ma ci si prepara a una grande rivoluzione, e la piattaforma del Salone è uno degli strumenti necessari per farla.