Un’indagine sull’abitare dalla prospettiva del villaggio, ma non solo. Kora - Centro del Contemporaneo, guidato da Ramdom, ci conduce in un percorso fluido nella Grecìa Salentina alla scoperta delle ‘terre estreme’ come punti privilegiati per fare rete

Attivare e attivarsi concretamente per il territorio connettendo tra loro le diverse componenti.

Nel sud-est d’Italia, tra le terre estreme, remote geograficamente e complesse anche geologicamente, il filo che cuce tra loro creatività e collettività, amministrazioni locali, artisti e persino bambini è Kora - Centro del Contemporaneo, progetto  multidisciplinare creato dallassociazione Ramdom a Castrignano de’ Greci (Lecce), parte attiva delle organizzazioni culturali che nel cuore della Grecìa Salentina hanno intrapreso attraverso l’arte un percorso di valorizzazione e unione del paesaggio naturale e umano, storico e architettonico.

Abitare dalla prospettiva del villaggio

Dal 2 dicembre 2022 al 16 aprile 2023, Kora propone la mostra collettiva Parla del tuo villaggio, a cura di Paolo Mele e Claudio Zecchi, la seconda di tre allestimenti che si succederanno nel corso dell’anno (luglio 22 – giugno 23). Intenta a indagare il tema dell’abitare dalla prospettiva del villaggio, sviluppa una visione articolata attraverso un corpo plurale di voci declinato in format differenti, tra masterclass, talk, proiezioni e performance.

Cosè Kora

Dallestate 2021 Kora è un luogo di produzione e ricerca multidisciplinare.

Ospitato tra le antiche, sobrie e maestose mura di Palazzo Baronale de Gualtieris, noto a Castrignano de’ Greci come “Il Castello”, il Centro del Contemporaneo è esteso su 1600 metri quadrati dedicati a mostre temporanee e permanenti, laboratori, formazione e residenze darte.

Una rete inclusiva e partecipativa

Al suo interno sono attive anche una biblioteca, un bookshop, un bar, un’area dedicata ai bambini e spazi per conferenze, eventi, performance e spettacoli dal vivo. Sono proprio tutti questi progetti, iniziative e ambiti diversi a coinvolgere, supportare e abbracciare la collettività.

Kora si pone infatti come hub culturale ma anche conviviale di riferimento sullintero territorio. Un territorio forgiato dalla pietra leccese, attraversato da antiche reti idriche sotterranee che si svelano in luoghi speciali. Un territorio contaminato, inclusivo e partecipativo. Un territorio sostenuto da una tessuto di collaborazioni virtuose.

La rete di Ramdom alla base di Kora

Organizzazione locale che dal 2011 si occupa di produzione culturale con obiettivo quello di promuovere progetti d’arte contemporanea (mostre, installazioni pubbliche, residenze, workshop e incontri) in dialogo con il territorio del Salento, Random ha creato una rete di imprese e associazioni per gestire lo spazio di Castrignano de Greci.

Kora è infatti un progetto promosso dall’ATI costituita da Ramdom APS, Muta Impresa Sociale, Pazlab, Doc Servizi e sostenuto dal Comune di Castrignano de’ Greci.

Larte come strumento di indagine delle terre estreme

Negli ultimi anni, prima presso Lastation, ultima stazione ferroviaria a sud-est d’Italia e ora presso Kora, Random è stata promotrice di mostre, installazioni d’arte pubblica, residenze, workshop e incontri, tra cui il progetto Indagine sulle Terre Estreme di cui la mostra Parla del tuo Villaggio è la prosecuzione. Se il primo capitolo è stato Home Sweet Home - Espolorazioni dell’abitare, il prossimo sarà dedicato al Mediterraneo.

La mostra indaga la cultura ai margini

Se il precedente allestimento e l’opera permanente del duo di artisti Bianco-Valente che dà il titolo alla mostra, Parla del tuo villaggio (da Se vuoi essere universale parla del tuo villaggiodi Tolstòj), hanno aperto la riflessione su cosa significhi fare pratiche culturali in un’area liminale, questo secondo approfondisce ulteriormente la base teorica che struttura il percorso.

La forza del lavoro collettivo

Le opere degli artisti (Bianco-Valente, Ruth Beraha, Filippo Berta, Carlos Casas, Luigi Coppola, Giuseppe De Mattia, Alessandra Eramo, Roberto Fassone, Riccardo Giacconi, Ugo La Pietra, Andrea Nacciarriti, Theodoulos Polyviou e Alfatihcontribuiscono a sondare la possibile spinta utopica che risiede nei piccoli gruppi, nei movimenti marginali e nella forza del lavoro collettivo.

Installazioni nate da residenze dartista

“Quel lasso di tempo tra il dopo pranzo e le cinque del pomeriggio”. Così viene riferito il concetto di controra nell’omonimo libro dello scrittore Arcangelo Amodio a cui Martina Melilli attinge durante la fase di produzione e ricerca di Fischia, e io verrò da te, installazione immersiva parte di A Sud Di Marte, un piano di residenze artistiche sempre a cura di Ramdom in corso presso gli spazi di Kora da aprile 2022 a febbraio 2023. 

Realizzato in collaborazione con Fondazione Elpis, il programma nasce dall’ampia riflessione sul concetto di margine, per mettere in discussione la nozione di centro e portare alla visione di un Sud non solo come luogo ricco di complessità ma come opportunità per l’attivazione di uno sguardo trasversale capace di sollecitare costanti interrogativi.

La letteratura, i bambini, i giochi e il Griko: lo scambio e la contaminazione

A partire dallo spunto letterario e dalla lettura di altri autori locali, dal racconto dello scrittore inglese M. R. James che dà il titolo alla mostra, ma soprattutto dall’osservazione di alcuni elementi caratterizzanti il palazzo austero che ospita Kora – luce, ombra, suono, silenzio – e dagli incontri avuti sul territorio, Martina Melilli crea un dispositivo narrativo configurato come un palcoscenico immaginifico, tra reale e onirico, che si dispiega su due piani per interpretare la Storia e le storie, la tradizione, il folklore e la lingua del territorio (il Griko che deriva del greco antico ma solo per trasmissione orale) facendoli dialogare con il presente.

E lo fa attraverso il linguaggio del gioco – nascondino, i quattro cantoni, lupo mangia frutta – che diventa strumento estetico ed epistemologico, coinvolgendo i bambini di Castrignano de’ Greci e rielaborando i laboratori svolti con loro.

Dialogo e connessione, collaborazione e supporto

Ed è proprio attraverso il dialogo tra entità, età e lingue eterogenee, la connessione, fluida come lacqua che percorre preziosa e silente, da sempre il territorio, e il supporto collaborativo collettivo tra persone e istituzioni che opera Kora - Centro del Contemporaneo. Perché il Salento è sì terra meravigliosa, di mare e vacanze, di masserie rivisitate e cibo prelibato, ma non solo. Cè una Puglia inaspettata, o forse solo meno conosciuta ai più, fluida, sia nel senso idrico ipogeo ma anche in quello dei confini smarginati, da quello che ha “Sete del Contemporaneo”.