A Roma, una mostra – che sceglie di inaugurare venerdì 17 esponendo 13 opere – indaga il potere dell’ironia quale strumento comunicativo dirompente, reazione immediata e irriverente agli stereotipi

Concepita come unindagine sul presente e una riflessione su un passato che ancora ci condiziona, la mostra Reazioni.Antidoti ironici, si serve del potere dellironia quale strumento comunicativo dirompente, reazione immediata e irriverente che sovrasta uno scenario socio-politico legato a stereotipi e schematismi.

Con la stessa irriverenza, il collettivo curatoriale dellXI edizione del Master of Art, Master Universitario di I livello della Luiss Business School, con la supervisione scientifica di Achille Bonito Oliva, sceglie di inaugurare la mostra allo Spazio Taverna di Roma il venerdì 17, proprio con 13 opere.

Le parole assumono un significato contrario rispetto a quello che si vuole realmente intendere

Il percorso, esposto fino al 14 gennaio 2022, rappresenta le modalità di ricerca artistica con cui Reazioni. Antidoti ironici indaga le crisi del nostro tempo, dai micro scenari di intimità quotidiana alle macro problematiche socio-culturali.

Come il collettivo curatoriale afferma nel suo manifesto “l’ironia, in letteratura, è un procedimento retorico in cui le parole assumono un significato contrario rispetto a quello che si vuole realmente intendere. Questo tipo di atteggiamento offre, attraverso l’arte, uno dei possibili antidoti contro un’epoca che richiede non solo all’individuo, ma alla comunità intera di accettare il senso di abbandono delle proprie libertà e dei propri ideali.

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Cos’è l’ironia?

L’ironia è un metodo per spiazzare, per incendiare l’animo di chi è persuaso di sapere tutto quando invece tutto è ancora da sapere. Attuando un processo maieutico, assume un atteggiamento controverso al fine di portare a riflettere il suo interlocutore mediante interrogativi potenzialmente scomodi.

Reagire con ironia è sabotare l’ovvietà del linguaggio dicendo le cose senza farsi scoprire, senza mai rivelarsi fino in fondo. Può quindi diventare un utile travestimento, un mantello dell’invisibilità, un filtro che però lascia ben esposto l’essenziale.

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Perché parlare di reazioni?

La reazione è l’agire in risposta a un’altra azione e/o in senso contrario ad essa. Questo senso contrario ha delle affinità con il concetto dell’ironia intesa in termini di dissimulazione e simulazione, anche se, inevitabilmente, da strumento retorico il medesimo concetto può essere declinato (spesso travisato) in superficiale leggerezza, ma non per questo è meno importante.

Un cortocircuito linguistico che conduce alla riflessione passando dalle risate

Definita da Johann Wolfgang von Goethe come la passione che si libera nel distacco, l’ironia è stata sovente prediletta da narratori, poeti e drammaturghi per ribaltare il filo logico di un discorso o di una storia inserendovi un cortocircuito linguistico che conducesse alla riflessione passando dal riso. Lironia è il mezzo con il quale il giullare o il clown fingono di essere quello che non sono per portare in superficie amare verità.

L’ironia come antidoto

Il pensiero, sentendosi in gabbia, cerca la possibilità di manifestarsi nel gioco aspro del sarcasmo. Lo scenario che viene a formarsi è una ragnatela di voci, che a volte sussurrano e altre urlano le proprie storie. L’ironia è allora la lama scelta dalle nuove generazioni.

Lironia la critica e la reazione nelle opere in mostra

Nella mostra Reazioni.Antidoti ironici, la critica al sistema della cultura è portata avanti da Marzia Migliora che incide frasi infelici pronunciate dai politici su piatti e ciotole in ceramica, Daniele Sigalot che nei suoi post-it giganti si fa beffa del mondo dellarte, Mattia Pajè che con la sua opera video si rivolge un target inaspettato, Jonathan Vivacqua che con il suo mosaico riflette sullutilità del lavoro e Alessandro Calizza che lega la contemporaneità allarte di matrice classica.

La dimensione intima viene esplorata dagli arazzi di Ruben Montini la cui eleganza è disturbata dalla presenza degli insulti che la comunità LGBTQ+ è costretta a subire. Lopera di Luca Grimaldi porta alla luce il dramma dellimpotenza, il pendolo di Vedovamazzei ci mette di fronte all’ineluttabilità del tempo e alla vana attesa, perfettipietro cerca di manipolare il tempo teletrasportandosi altrove e infine il lavoro di Alterazioni Video affronta con estrema ironia alcune problematiche riguardanti l’immigrazione.

Parteciperanno inoltre alla mostra, Diego Cibelli, Antonio della Guardia e Amedeo Polazzo, i tre artisti under 35 finalisti del Premio Internazionale Generazione Contemporanea indetto dal Luiss Creative Business Center.