Fino al 21 ottobre, a Giarre (Ct), è in programma l’edizione di debutto del biennale Radicepura Garden Festival, promosso dalla fondazione Radicepura e allogato nell’omonimo parco botanico.

Si tratta della prima rassegna italiana – ma di respiro internazionale – dedicata all’architettura del paesaggio mediterraneo, che vede protagonisti quattro celebri garden designer – James Basson, Michel Péna, Stefano Passerotti, Kamelia Bin Zaal – che hanno progettato 150 mq verdi ciascuno.

Inoltre, sono presenti sei giovani paesaggisti europei, selezionati tramite bando di concorso, con giardini tra i 30 e i 50 mq, per un totale di dieci giardini site specific, più quattro installazioni vegetali (l’Anamorfosi artistico-botanica di François Abélanet; il Giardino Italia, stivale ricco di bio-diversità italiane; il Giardino della dieta mediterranea, dello studio Coloco; La Macchia di Donatello Chirico; l’articolato progetto Herbarium dell’artista siciliano Alfio Bonanno con galleria Collicaligreggi di Catania, e, per settembre, è anche prevista un’opera site specific di Emilio Isgrò nel parco), tutti realizzati con i ‘prodotti vegetali’ di Piante Faro, che raccoglie 800 specie e oltre 5.000 varietà, esportandole in tutto il mondo.

Artisticamente diretto da Pablo Georgieff, Radicepura garden festival è nato dalla volontà di valorizzare – anche in Italia – la cultura del paesaggio, onorando la natura e l’ambiente mediterraneo, che pur continua a essere la culla della nostra cultura.

Forza propulsiva finalizzata anche a un nuovo sviluppo economico-culturale del territorio, Radicepura Garden Festival è la prima rassegna paesaggistica organizzata all’interno di una struttura vivaistica, ma è anche la prima che, per come è strutturata, ricorda più da vicino l’inarrivabile Festival international des jardins di Chaumont-sur-Loire (fino al 5 novembre).

Accompagna il festival siciliano Il Giardino delle Meraviglie (Donzelli editore), volume dedicato alle piante ornamentali del Mediterraneo, con acquarelli di Lucia Scuderi. Specifichiamo che l’accesso al garden festival è previsto tutti i giorni, dalle 10 alle 19, tramite un biglietto di 15 euro che dà anche diritto a un ingresso ridotto (4 euro) per visitare il giardino della Kolymbethra, sito archeologico di rilevanza naturalistica e paesaggistica, nella Valle dei Templi di Agrigento, uno dei beni del Fai. (Testo di Olivia Cremascoli)

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Di François Abélanet, Anamorfosi, costituito da isole geometriche di piante, in svariate dimensioni
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Di Stefano Passerotti, Evaporazione mediterranea, sull’attuale situazione del Mare. Nostrum.
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Di Kamelia Bin Zaal, Amity, Ispirato ai tradizionali cortili arabi, dove il giardino è un profumato spazio aperto.
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Di Alejandro O’Neill, Hortus Salis, cioè la cultura mediterranea attraverso le ‘Vie del sale’, fra Trapani e Marsala.
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Il Giardino Italia delle bio-diversità del Flormart con l’Università di Padova.