Al Victoria & Albert Museum di Londra, la mostra ‘R for Repair: London x Singapore’ celebra il potere trasformativo della riparazione, sia a livello funzionale che emotivo. La particolarità? Dieci oggetti d’affezione saranno riparati da dieci designer

Seconda edizione del progetto, R for Repair: London x Singapore apre al Victoria & Albert Museum di Londra dal 17 settembre, parte del palinsesto del London Design Festival 2022, dove rimarrà esposto fino a metà ottobre, per puntare i riflettori sulliperconsumismo.

In modo tanto concreto quanto poetico, mostra come, con un podi ingegno e tanta passione, agli oggetti rotti può essere dato un nuovo significato ma anche nuova prospettiva di vita.

La particolarità di questa iniziativa

Dieci oggetti d’affezione saranno (realmente) riparati da dieci designer. R for Repair è dunque un progetto culturale volto alla sostenibilità e alla responsabilità collettiva, ma al tempo stesso è un progetto emozionale composto da storie individuali pregne di ricordi, come quelli sprigionati da un pinguino di legno sbeccato o dalla macchina fotografica della nonna che non funziona più.

Il rapporto, funzionale e affettivo, con le cose

La mostra originale ha debuttato nel gennaio 2021 al National Design Center di Singapore. Curato da Hans Tan Studio e commissionato dal DesignSingapore Council, il progetto si inserisce in una serie di iniziative volte a incoraggiare una vera e propria cultura della riparazione.

Mentre affrontiamo la produzione globale di rifiuti e la necessità di ripensare il rapporto con gli oggetti, R for Repair abbraccia lattaccamento affettivo alle cose ed esplora come la riparazione creativa può preservarne il valore ma anche dare nuova vita ai nostri beni.

 

Dieci oggetti riparati da dieci designer

Per la prima edizione di R for Repair è stato chiesto alle persone di portare oggetti rotti e condividere le storie che hanno dato un significato a questi oggetti. I designer si sono poi occupati della riparazione creativa, con il compito di dare una nuova forma o funzionalità ai manufatti, nel rispetto del rapporto che li lega ai proprietari.

Per  questa nuova edizione il concept non cambia ma si arricchisce di uno scambio interculturale tra il Regno Unito e Singapore. La mostra includerà dieci oggetti riparati da dieci designer di entrambi i paesi i designer di Singapore ripareranno gli oggetti del Regno Unito e i designer britannici quelli di Singapore , e sarà esposta nella sezione V&A Design 1900 – Now, con allestimento ideato da Nice Projects. Tutto ciò che è esposto verrà poi restituito ai proprietari.

Riproporre la riparazione attraverso il design

“Sebbene la riparazione sia la prima risposta quando qualcosa si guasta, l’iperconsumo moderno ha sminuito il ruolo trasformativo della riparazione. È importante riformulare la riparazione nel contesto contemporaneo attraverso il designspiega il curatore Hans Tan.

Questo progetto celebra la riparazione come processo creativo, una possibilità che aggiunge nuovi livelli allidentità e al significato di un oggetto, affrontando sia il lato emotivo che quello funzionaleaggiunge la co-curatrice Jane Withers.

Le storie dietro gli oggetti

Il fascino di R for Repair sta nelle storie dietro ai manufatti vecchi e danneggiati e nelle relazioni colme di sincero affetto dei proprietari con oggetti di diverso tipo, sia decorativi (un pinguino di legno, per esempio) che di uso quotidiano (una bottiglia di vetro verde o la palla di un cane).

Anche un utensile semplice può raccontare una storia epica. È il caso del piattino da tè che è stato portato via di nascosto dal celebre ristorante parigino Maxims dallattrice Jane Birkin negli anni 70 e ora sarà ripensato dai designer di Studio Dam.

Ricordi di cose e legami con persone care

I diversi oggetti in mostra sono impregnati di storie e ricordi, spesso dinfanzia, legati a persone care. Come la macchina fotografica di una nonna che non funziona più e sarà riparata dal progettista sperimentale di Singapore Syafiq Jubri o un bicchiere da matrimonio andato in frantumi che sarà ridisegnato dallartista multidisciplinare londinese Attua Aparicio Torinos.

Aggiungere un nuovo strato di ricordi

I proprietari hanno conservato questi oggetti nonostante abbiano perso la loro utilità o forma originaria, evidenziando un elemento invisibile – una connessione emotiva – con loggetto. Affidando questi preziosi oggetti rotti ai designer, i proprietari stanno facendo un atto di fede, dimostrando di credere e nel valore della riparazione creativa, non solo per preservare, ma per aggiungere un nuovo strato di ricordi.