Inutile raccontare per filo a per segno il ricchissimo palinsesto (lo trovate qui). Ci pare invece giusto portare l'attenzione al lodevole intento di spiegarne sempre meglio i contenuti, con modalità e toni di voce diversi per rivolgendosi a un pubblico sempre più ampio.
Quello che colpisce di più, infatti, è il mix di format che, oltre ovviamente alle mostre, include incontri, festival, proiezioni, spettacoli, concerti, performance, laboratori e un canale radio (Radio Raheem, la Radio in Residence di Triennale Milano, che parte il 26 maggio) per approfondire le tematiche del palinsesto. Mentre la serie podcast From the Moon (a cura di David Plaisant, ne abbiamo già parlato qui), gli articoli di Diario 2022 sul Magazine online di Triennale e gli appuntamenti di Pick your Mistery in programma a luglio nell’ambito di Triennale Estate permetteranno di iniziare a esplorare i misteri che saranno al centro dell’Esposizione a cura di Ersilia Vauro.
Anche il Museo del Design, in passato criticato per essere un'operazione poco "parlante" nei confronti del visitatore, verrà arricchito da una serie di interventi che riguarderanno didascalie e apparati testuali, per approfondire la funzione degli oggetti e il contesto in cui sono stati progettati e prodotti. Mentre lungo le pareti del Museo verrà sviluppato un racconto della storia di Triennale, che nel 2023 celebrerà i 100 anni dalla fondazione.
Segnali decisamente inclusivi che fa piacere notare in un momento in cui la voglia di cultura e di condivisione è tanta: un'occasione unica per ritrovare il proprio pubblico ma anche per allargarsi ad altri mondi.
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Copertina: Triennale Estate 2020, foto Gianluca Di Ioia