L’appuntamento estivo di Interni con il numero di luglio/agosto è all’insegna del Mediterraneo, storica musa ispiratrice del progetto che continua a essere luogo di grandi contaminazioni culturali. È quanto viene raccontato in occasione di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 e di Manifesta 12, la biennale nomade di arte contemporanea che quest’anno si svolge nel capoluogo siciliano (dal 14 giugno al 4 novembre 2018).
Da questi importanti appuntamenti prendiamo spunto per fare un viaggio che parte da Palermo e ci porta in giro per la Sicilia. Che comincia dalla storia dell’isola e dalle sue uniche testimonianze architettoniche per arrivare a realizzazioni d’impronta contemporanea, ma sempre legate allo spirito e ai colori della Trinacria.
Due gli esempi che rappresentano il nobile passato e il futuro palermitano: Palazzo dei Normanni e Palazzo Butera. Sito dell’Unesco il primo, luogo-simbolo della città il secondo, entrambi sono stati oggetto di un accurato restauro che ha restituito al pubblico spazi e tesori celati per decenni e che testimonia la volontà delle istituzioni pubbliche e private di puntare sul capoluogo siciliano quale “luogo attrattore d’arte e generatore di creatività”.
Nell’ambito del design, il Mediterraneo ci conduce a riflettere sulle origini ‘classiche’ del progetto italiano: un tema di grande attualità, come testimoniano i lavori di tanti designer che attingono all’iconografia della nostra tradizione più antica per indagare le proprie origini ed esprimere un’identità progettuale. Ma Mediterraneo significa soprattutto molteplicità di linguaggi e di valori.
Nel tempo delle migrazioni forzate, lo stimolo che questo tema trasferisce alla cultura del progetto è proprio questo: la cura della relazione, della contaminazione, dell’integrazione. L’invito ad assumere un nuovo punto di vista, dove anche la diversità diventa una preziosa risorsa.