Come sono stati documentati 12 anni di lavoro? Quanto ci avete messo a riorganizzare tutto il materiale?
Questi libri nascono da un’idea molto semplice. È raro che una monografia racconti davvero e in modo trasparente la storia di un edificio. I progetti sembrano sempre derivare da percorsi rettilinei e lisci, senza un intoppo, un ripensamento, un errore. Frugando negli archivi, guardando con attenzione, mi sono resa conto che non è mai così. Per fortuna, aggiungerei. Mi interessava raccontare anche l’errore. Che fa parte di ogni progetto, anche dei più riusciti.
Ma è un lavoro lungo: pubblichiamo un volume all’anno. Bisogna avere il tempo di capire, di ascoltare, in alcuni casi, come in questo, di andare di persona in cantiere, vedere costruire i muri in pisé (in terra battuta), assistere alla formazione del personale che si occuperà della manutenzione dell’edificio. Vedere quello che c’è, e soprattutto quello che non c’è ancora, ma ci sarà.