La Galleria Tulpenmanie e Lorenzo Degli Esposti presentano Piano alto, vista Duomo. Due stagioni di torri milanesi, mostra fotografica di Matteo Cirenei e Maurizio Montagna, con partecipazioni di Ugo La Pietra, Daniele Vitale e Aufo.
Negli anni ‘50 Milano è stato uno dei centri dell’architettura moderna, grazie alle opere di maestri che hanno rinnovato o contestato il lessico razionalista, interpretando in modi originali il lascito delle avanguardie.
Il tipo della torre è emblematico di questa dialettica, con i vertici rappresentati dal Grattacielo Pirelli e dalla Torre Velasca, emblemi di due culture, di due anime della città.
Le torri di questa stagione sono eccezioni in un tessuto orizzontale e continuo e di fatto convalidano un’idea di città fatta di isolati urbani.
Negli ultimi dieci anni lo skyline milanese si è profondamente trasformato per via delle torri realizzate con grande coinvolgimento di archistar internazionali e di capitali anche stranieri, destinate ad ospitare in prevalenza gruppi bancari e assicurativi.
A differenza della stagione precedente, le torri milanesi del nuovo millennio prediligono, con le dovute eccezioni, collocazioni autoreferenziali e indifferenti alla città consolidata, che perde ogni ruolo di orizzonte di riferimento, a favore di altri immaginari.
Piano alto, vista Duomo mette a confronto queste due stagioni, ciascuna delle quali è vista con gli occhi di due fotografi, Cirenei e Montagna, che prediligono l’uno un tipo di scatto ambientale e paesaggistico, l’altro un tipo di scatto focalizzato sull’oggetto architettonico.
Un trittico di Ugo La Pietra e due composizioni, di Daniele Vitale e di Aufo, la chiudono, illustrando gli antefatti e un futuristico scenario.