La pelle dell’edificio ‘gioca’ con la luce naturale e con l’ombra, risponde al clima, crea un senso di profondità ed offre un nuovo spazio che deve essere percepito un ambiente contestuale.

 

Il 6 aprile 2017, a Palazzo Beltrade (piazza Santa Maria Beltrade 1), l’architetto Jacques Ferrier ha raccontato il suo modo di concepire e disegnare la facciata degli edifici come uno spazio in-between, che non è né fuori né dentro.

L’installazione emozionale Skin, Double Skin firmata dallo studio JFA ha messo in luce l’approccio sensuale all’involucro edilizio dell’architetto francese.

 

Jacques Ferrier nel suo lavoro ha costantemente esplorato il concetto di mezzo, ciò che non può essere determinato né da un lato né dall’altro. Ha cercato di offuscare i confini tra dentro e fuori nei suoi edifici.

 

Centrale l’idea della città sensuale, un desiderio per cui tutti gli edifici dovrebbero rispondere e contribuire all’esperienza sensoriale che ci rende umani.

Jacques Ferrier e Pauline Marchetti hanno fondato infatti lo Sensual City Studio, un laboratorio creativo e di ricerca dedicato alle nuove proposte per una vita metropolitana piacevole e umanista.

 

L’evento è stato realizzato in collaborazione con 100×100 Contract, AG&P greenscape, iGuzzini e Zanotta.