Apre oggi fino al 25 febbraio 2022 a Milano, presso Gaggenau DesignElementi Hub in Corso Magenta 2 (cortile interno), la personale di Fulvio Morella a cura di Sabino Maria Frassà

Pars construens è una locuzione latina utilizzata per la prima volta da Bacone nel XVI secolo per indicare l’attitudine costruttiva e propositiva nell’affrontare ogni aspetto dell’esistenza. E “Pars Construens” costituisce la prima parte del progetto artistico “Blind Wood” con cui Fulvio Morella ha ripensato la scrittura in braille (di cui ricorre nel 2021 il bicentenario dall’ideazione) per riflettere sul concetto di progresso e su come l'umanità evolva in modo corale, assimilando e rielaborando il proprio passato.

Le opere in mostra sono quadri-scultura di legno tornito e metallo in cui la scrittura in braille viene utilizzata sia come elemento decorativo, sia come chiave per comprendere e interpretare forme solo a prima vista astratte ma che rileggono in ottica contemporanea monumenti, luoghi storici e simboli di un'antichità ancora viva: dall'Anfiteatro di Milano, all’Arena di Verona, alle cupole rosse di Palermo, alla piazza di Lucca, al Pantheon. “Pars construens” diventa un inno alla rinascita e all'universalità del genio umano in grado di trasformare le difficoltà e i limiti in possibilità e basi per un futuro migliore.

Morella impiega la storia dell'architettura e del braille per mostrarci l'attualità della riflessione del filosofo inglese Bacone, per cui nell'uomo coesistono una pars destruens, che critica e demolisce, e una pars construens in grado di discernere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, ovvero di elaborare il passato e ciò che ci circonda per farne qualcosa di nuovo”, spiega il curatore Sabino Maria Frassà. “Le nostre città sono del resto frutto di una stratificazione architettonica, di un'operazione secolare di assimilazione integrativa, che i più ignorano: dalle piante delle città di origine romana, alle chiese costruite sui templi pagani, alle chiese costruite su altre chiese precedenti, agli edifici costruiti con il materiale degli edifici preesistenti.”

Fulvio Morella realizza opere che celebrano i luoghi-simbolo: il ciclo degli anfiteatri (Verona, Milano, Lucca e Catania) ma anche i luoghi di culto rivissuti nei secoli (dal Pantheon alla chiesa di San Giovanni degli Eremiti a Palermo). L'artista non si limita a realizzare maquette di noti monumenti italiani: la storia dell'architettura è solo il pretesto, il punto di partenza per riscoprire il piacere di stare e imparare insieme. Per questo motivo la mostra presenta anche opere che raccontano altro: il Cantami, o Musa che apre la mostra è una esplicita invocazione a preservare e nutrirsi del passato; il Profumo di-Vino invita a riflettere sull'evoluzione storica del profumo, da elemento di culto a simbolo della vanità; Omphalos, dedicata all'oracolo di Delfi, è un invito a conoscere se stessi attraverso la comprensione del passato e di ciò che ci circonda.

L'importanza dell'altro e di ciò che ci circonda è centrale per Morella. L'artista introduce il concetto nel suo lavoro in modo esplicito attraverso il braille, che per la prima volta compare nelle sue opere a fianco del legno tornito e delle superfici metalliche che hanno caratterizzato le opere precedenti. Solo attraverso la lettura delle decorazioni in braille, stampate in 3D su tutte le opere, è possibile comprendere cosa rappresentino realmente. Opere multisensoriali che possono essere comprese solo attraverso la condivisione dei linguaggi visivo, tattile e braille, e, come ripete l'artista, “aiutandosi gli uni con gli altri. Perché le mie opere premiano la diversità, anche fisica. Il futuro, del resto, non è mai autoreferenziale e non nasce da un ripiegarsi su noi stessi, quanto dal dialogo con ciò che è diverso nel tempo e nello spazio”.

“Pars Construens” è la terza mostra del ciclo Extraordinario, progetto artistico di Gaggenau e Cramun che nel corso di tutto il 2021 anima, attraverso un percorso dinamico e ispirato a un futuro di materia, bellezza e progresso, gli spazi Gaggenau DesignElementi di Roma e Milano.

Le visite sono aperte al pubblico nel rispetto delle norme sanitarie vigenti e solo su appuntamento previo contatto email (gaggenau@designelementi.it) o telefonico 390229015250 (interno 4). Per maggiori informazioni.

Photo credits: ©Francesca Piovesan - Courtesy Fulvio Morella, Gaggenau e Cramum