Il progetto del Padiglione Italia per Expo 2025 Osaka di Mario Cucinella è stato presentato in occasione del Cersaie in presenza delle autorità, in una conferenza stampa curata da Interni, partner di comunicazione dell'evento

A Cersaie, presso la Sala Italia dei Congressi, si è tenuta giovedì 28 settembre la conferenza di presentazione de ‘La Città Ideale’, il progetto di Mario Cucinella vincitore del concorso per il Padiglione Italia a Expo 2025 che si terrà a Osaka dal 13 aprile al 13 ottobre 2023.

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All’incontro, organizzato da Cersaie in partnership con Interni e il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, hanno presenziato Giovanni Savorani, Presidente Confindustria Ceramica, Carlo Mandelli, AD Mondadori Media e Direttore dello Sviluppo Strategico del Gruppo, Gilda Bojardi, Direttrice del Sistema INTERNI, Emilio Mussini, Vice Presidente Confindustria Ceramica, Mario Andrea Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka e Mario Cucinella – Mario Cucinella Architects, Architetto progettista del Padiglione Italia, Expo 2025 Osaka. Moderava l’architetto Matteo Vercelloni.

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I saluti di Giovanni Savorani, Presidente Confindustria Ceramica

Ha aperto i lavori Giovanni Savorani che è intervenuto sottolineando le affinità e gli spunti esistenti tra una Fiera come Cersaie che quest’anno ha celebrato 40 anni di attività e l’Expo. “Cersaie ­– che quest’anno ha contato ben 634 espositori, il 39% dei quali esteri, provenienti da 26 nazioni del mondo – ed Expo 2025 Osaka hanno almeno due punti di vicinanza: sono entrambi appuntamenti nei quali è possibile cogliere le nuove tendenze in atto e contesti nei quali l’eccellenza a livello mondiale offerta dagli espositori viene presentata ad un ampio pubblico internazionale”.

Cersaie 2023: leggi lo speciale di INTERNI

Per il presidente di Confindustria Ceramica c’è anche una terza ragione di vicinanza tra il Padiglione Italiano all’Expo 2025 Osaka e l’industria ceramica italiana: “L’essere alfieri di quella cultura del ‘ben e bell’abitare’ che da sempre contraddistingue l’Italia, e che ci accredita come i migliori interlocutori per costruire ambienti dove la qualità della vita viene posta al centro”. Infine, Savorani ha lanciato un invito: lavorare insieme in sintonia per migliorare il nostro Paese, soprattutto per chi ha più bisogno.

I saluti di Carlo Mandelli, AD di Mondadori Media e Direttore Sviluppo Strategico del Gruppo

La parola, poi, è passata a Carlo Mandelli, che ha raccontato l’importante processo di trasformazione che ha subito l’editoria negli ultimi 10 anni, spiegando cosa significa oggi essere editore: “concepire i prodotti editoriali come dei brand, ma soprattutto quello che conta è saper intercettare delle comunità omogenee e a queste offrire degli stimoli.

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Questo è quello che per altro ha fatto Gilda Bojardi ben trent’anni fa quando organizzò il primo FuoriSalone: il brand interni negli anni ‘90 intercettò il valore di fare. Quello che successe poi è storia. Questo è anche il motivo per cui abbiamo deciso di essere partner di comunicazione per il Padiglione Italia a Osaka: raggruppare comunità omogenee, raccogliere dei concetti e seminare questi concetti che guardano verso il futuro”.

L’introduzione di Gilda Bojardi, direttrice del sistema INTERNI

“Il racconto iniziale della collaborazione tra Interni e Expo 2025 Osaka” ha ricordato Gilda Bojardi “è partito da Bergamo, lo scorso 12 settembre, al Palazzo del Podestà in Piazza Vecchia, nell’ambito degli Eventi di Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio e Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 e ora continua a Cersaie dove la miglior produzione e imprenditoria del settore ceramico danno il meglio di sé.

Questo evento nasce dalla partnership duratura e consolidata negli anni tra Interni / Gruppo Mondadori  e il Padiglione Italiano agli ultimi tre Expo Universali (Expo 2015 Milano - Expo 2020 Dubai ed il futuro Expo 2025 Osaka di cui Interni è media partner in programma dal 13 aprile al 13 ottobre 2025).

Il Tema generale Designing Future Society for Our Lives / Progettare la Società Futura per le nostre vite è stato declinato nel tema rinascimentale tutt’ora molto attuale La Città ideale dallo Studio di Architettura di Mario Cucinella sulla base delle suggestioni del Commissario Generale per l’Italia”.

“Per quanto riguarda la nostra collaborazione con il mondo ceramico”, ha continuato Gilda Bojardi “possiamo dire che si tratta di una collaborazione di lunga data sia con Cersaie che con le aziende di settore, frutto di una lunga e consolidata relazione.

Con Cersaie in particolare è nata nel 2002 con il progetto “Involucri”, sviluppato con la regia di Massimo Iosa Ghini e che ha visto la partecipazione di molti architetti internazionali, da Marcio Kogan a Isay Weinfeld, da Hani Rashid a Shigeru Uchida”.

“Come anticipava Carlo Mandelli” ha proseguito la direttrice della testata, “siamo qui per creare una connessione tra il Padiglione Italia e la Fiera. E se Padiglione Italia, come immagino, accenderà un faro sulla casa del futuro, certamente affronterà il tema degli involucri degli edifici, un percorso culturale ‘antesignano’ rispetto all’impiego (oggi attuale) della ceramica per l’arredo urbano e le grandi  facciate degli edifici”.

Gilda Bojardi ha inoltre ricordato la forte connessione che esiste tra la materia ceramica e INTERNI: “il nostro Evento FuoriSalone, che si tiene ogni anno nel mese di aprile a Milano, presso l’Università degli Studi di Milano, l’Orto Botanico di Brera e altri spazi cittadini che ogni anno Interni ‘svela’ alla città ­– come l’ex Seminario Arcivescovile di Corso Venezia, oggi l’hotel Portrait Milano – propone installazioni di grandi architetti internazionali e la ceramica, materia viva e dalle infinite possibilità di utilizzo e declinazione molto spesso ne è protagonista”.

Per concludere: “ringrazio tutti voi, nuovamente, e vi invito a restare ‘connessi’ con Interni e le nostre prossime attività di comunicazione e promozione di questo grande progetto del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka e del Sistema Paese”. Da qui al 2025.

L’intervento di Emilio Mussini, Vice Presidente Confindustria Ceramica

Per Emilio Mussini, il tema della progettazione e costruzione del Padiglione italiano all’Expo 2025 di Osaka, letto attraverso una reinterpretazione moderna de la ‘Città Ideale’ rinascimentale, “si inserisce perfettamente in Costruire Abitare Pensare, il programma culturale che Cersaie realizza da oltre 10 anni e che si pone l’obiettivo di consolidare il dialogo avviato con la grande architettura, al fine di coglierne i capisaldi delineati nel passato ed i possibili tratti evolutivi”.

“In questi anni” ha continuato il presidente del Gruppo Panaria “a Cersaie abbiamo avuto diverse conferenze di elevato profilo, a partire dalle Lectio Magistralis di 12 premi Pritzker – il primo dei quali fu Renzo Piano nel 2009”.

Mussini si è inoltre soffermato sulle moderne produzioni di ceramica italiane che potranno essere protagoniste dell’architettura delle città di domani: “Questo cammino è già iniziato, anche se quello che dobbiamo ancora fare è molto di più: se rileggiamo come lo spazio architettonico della piastrella di ceramica italiana si sia evoluto nel corso degli ultimi 40 anni, possiamo notare il passaggio dal dettaglio al generale: dalla stanza da bagno, alla casa, alla città.

Una evoluzione resa possibile da un flusso continuo di investimenti dedicati all’automazione del processo, all’efficientamento delle risorse impiegate, al raggiungimento di standard di sostenibilità ambientale e di responsabilità sociale di impresa ai massimi livelli mondiali, ragione per cui una nostra partecipazione a Osaka può essere strategica per sottolineare le competenze straordinarie del nostro settore”.

L’intervento di Mario Andrea Vattani, Commissario Generale Expo 2025 Osaka

“L’Expo di Osaka con i suoi 150 padiglioni” ­– ha raccontato Vattani ­– “si svolgerà su un’isola artificiale: stanno costruendo un tunnel che connetterà all’isola e allargando il ponte preesistente. Questo rappresenta una sfida, ma le sfide fanno parte del carattere di questo orgoglioso popolo”.

“Del resto” ha continuato, “oggi sono molte le aspettative rivolte a Expo 2025, perché è sentita come l’occasione del ritorno dei grandi eventi, dopo la brutta esperienza delle Olimpiadi di Tokyo rimandate a causa della pandemia. Si prospettano 28 milioni di visitatori, dei quali l’80% dal Giappone, ma anche dai paesi del Sud Est asiatico che stanno vivendo un periodo di grande fermento”.

Il Commissario Generale ha inoltre sottolineato che i giapponesi hanno un grandissimo feeling con il nostro Paese, li accomunano molte cose: dai dissesti idrogeologici, all’alta densità di popolazione che per altro sta invecchiando più che altrove, ma anche la straordinaria abilità artigianale e una innegabile sensibilità al bello.

Il Padiglione Italia può essere quindi una importante occasione per tutte quelle realtà culturali e imprenditoriali che vogliono creare dei network nel Far East: “"Abbiamo commissionato uno studio al Politecnico di Milano da cui è emerso che dalla nostra partecipazione all'Expo possiamo aspettarci fino al 6% in più dell'export italiano verso il Giappone e stiamo parlando di mezzo miliardo di euro".

L’intervento di Mario Cucinella, progettista del Padiglione Italia, Expo 2025 Osaka

Secondo l’architetto bolognese Mario Cucinella accolto da un vivo applauso di sostegno dai numerosi presenti (oltre alla sala Italia Cersaie ha dovuto occupare una seconda sala per l’alto numero di partecipanti ndr), “il concetto della Città Ideale nasce ovviamente dalla tradizione artistica rinascimentale. L’Italia ha sempre nei secoli mirato a costruire delle città modello. Lo abbiamo fatto in arte e l’esempio più noto è proprio l’opera pittorica conservata ad Urbino, di artista ignoto “La Città ideale”, (fine XV sec) una rappresentazione totalmente dedicata all’architettura urbana. Abbiamo poi realizzato, per ragioni politico militari, città come Palmanova città a forma di stella con una meravigliosa cinta muraria e delle città ideali come Palmanova (XVI secolo) e poi città legate ai tempi del lavoro industriale come Crespi d’Adda (XIX secolo), il motivo forse è che siamo sempre stati speranzosi di ‘inventare’ una città nuova e migliore”.

“Oggi” ha continuato Cucinella “ci siamo chiesti disegnando questo Padiglione ligneo che omaggia il famoso quadro rinascimentale da cui prende il nome, quale sarà la città ideale del futuro”. Per dare una risposta Cucinella ha lavorato su più fronti. La storia, raccogliendo le esperienze passate a cui abbiamo fatto riferimento e altre ancora.

Il teatro, perché arte totale, espressione che raccoglie tutte le espressioni artistiche e che noi italiani abbiamo praticato sin dall’antichità portandola verso quella espressione artistica che tutto il mondo apprezza e riconosce all’Italia e che è l’Opera Lirica.

La piazza, ovvero lo spazio ideale del mercato, dello scambio e di conseguenza della conoscenza del mondo.

Il giardino, un omaggio al bel paesaggio italiano, previsto sulla copertura del Padiglione, che reinterpreta in chiave contemporanea l’idea del giardino all’italiana “avere cura quotidiana di qualcosa quale può essere un giardino è una terapia per l’anima oltre che per le piante” afferma il più green degli architetti italiani.

“E poi” conclude Cucinella “al claim del Padiglione Italia ‘L’arte rigenera la vita’ (Dna di questo Paese) sento di aggiungere una frase di monsignor Fisichella (il Vaticano avrà una parte dedicata all’interno del Padiglione Italiano ndr): l’arte rigenera la vita, ma anche la speranza. Ed è su questo che dobbiamo lavorare ogni giorno senza dimenticarcelo”.