Alla Triennale di Milano la prima retrospettiva completa sul lavoro di Osvaldo Borsani, a cura di Norman Foster e Tommaso Fantoni. Aperta al pubblico Villa Borsani a Varedo

Triennale di Milano – Viale Alemagna 6  – 16 maggio/16 settembre 2018

 

Triennale Design Museum e Archivio Osvaldo Borsani presentano la prima retrospettiva completa sul lavoro di Osvaldo Borsani (1911-1985), architetto, artista, designer e imprenditore. Cura e progetto di allestimento sono di Norman Foster e Tommaso Fantoni.

Osvaldo Borsani è stato uno dei pionieri dell’unione di artigianato e industria, estetica e ingegneria. Attraverso oltre 300 opere – da pezzi unici a prodotti industriali, documenti di archivio, arredi e schizzi originali – sono raccontati cinquant’anni emblematici della sua attività, dalla modernizzazione del mobile in stile nell’Atelier di Varedo alla creazione di Tecno, azienda fondata da Osvaldo e Fulgenzio Borsani all’insegna della téchne, la scienza del sapere fare.

L’attività di Osvaldo Borsani si inserisce in un momento decisivo nella storia del design italiano: la congiunzione di boom economico, progresso tecnologico e fiorente sviluppo delle arti. Il tema delle collaborazioni è stato cruciale e ricorrente nella vita di Borsani; a partire dagli esordi da studente al Politecnico di Milano fino all’esperienza di Tecno. Dagli anni Trenta del Novecento, Osvaldo Borsani ha collaborato con alcuni amici artisti a progetti di arredamento e di interni, lavorando con figure quali Lucio Fontana, Roberto Crippa, Aligi Sassu, Fausto Melotti e Arnaldo Pomodoro.

Con il fratello gemello Fulgenzio, Borsani a partire dall’azienda paterna di arredamento, l’ABV Atelier Borsani Varedo, fa nascere, nel 1953, Tecno, che si afferma rapidamente come una delle principali aziende di design italiano.

La figlia e il genero di Osvaldo, Valeria e Marco Fantoni, entrambi architetti e designer, lavorano a stretto contatto con lui fino al 1985, anno della sua morte. Oggi, è il nipote, Tommaso Fantoni, a preservare la storia della famiglia attraverso la direzione dell’Archivio.

Da aprile 2018 e per tutta la durata della mostra sarà aperta al pubblico Villa Borsani a Varedo. Ultimata nel 1945 e da sempre abitata esclusivamente dai membri della famiglia, Villa Borsani è un raro esempio perfettamente conservato del modernismo di Borsani. L’ampio archivio, collocato all’interno della Villa, custodisce documenti, schizzi, cianografie e carteggi.

 

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La press conference di presentazione della mostra: da sinistra, l'architetto Tommaso Fantoni nipote di Osvaldo Borsani, l'architetto Norman Foster, l'architetto Stefano Boeri presidente della Triennale di Milano, l'architetto Giampiero Bosoni, docente al Politecnico di Milano.
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Tommaso Fantoni e Norman Foster.
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Norman Foster.