Nella concezione del curatore, una mostra è il tentativo di dare ordine al caos dei linguaggi contemporanei, un tentativo talora reso vano dalla molteplicità dei fenomeni artistici. “Governare il caos”, spiega Demetrio Paparoni, curatore di On the Wall, “è uno degli obiettivi della scienza per comprendere in anticipo qualcosa che non è ancora accaduto. Essendo il caos frutto di casualità determinate da forze estranee al nostro controllo, risulterà comunque ingovernabile. Estendendo questa riflessione all’ambito dei linguaggi artistici, il modo in cui nascono, si sviluppano e interagiscono crea una condizione fluida che rende soggettivo ogni tentativo di mettere a fuoco la complessità dei diversi fenomeni. Sebbene ogni mostra nasca dal tentativo di orientarsi nel pluralismo dei linguaggi, di fornire una bussola che consenta di trovare una via d’uscita dal labirinto, anche nelle sue forme meglio studiate, risulterà comunque la messa in scena di un fallimento”.